Napoli
Ciullini: “Sinatti so come lavora e a Napoli sta facendo un grande lavoro”
Alessandro Ciullini, ex preparatore atletico della Nazionale italiana Under 20, Under 19 e Under 18 e attualmente al Vicenza, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC
Alessandro Ciullini, ex preparatore atletico della Nazionale italiana Under 20, Under 19 e Under 18 e attualmente al Vicenza, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC.
Di seguito le sue parole:
“Sono un preparatore atletico per cui curo la performance dei giocatori, l’aspetto tattico lo lascio all’allenatore e Spalletti conosce benissimo i giocatori perchè ha la fortuna di scegliere i giocatori e lo fa in base al modulo che intende adottare. Alla carriera di Spalletti mancava solo la Nazionale, ha carattere, esperienza e conosce i momenti di difficoltà.
Sinatti lo apprezzo, so come lavora e sono contento sia tornato in una piazza che già conosce. Adesso il Napoli sta ottenendo anche i risultati ed è chiaro che noi preparatori atletici non possiamo prenderci tutti i meriti, ma una parte va anche a noi.
Mi sono accorto che ognuno di noi ha un metodo di lavoro, la cosa che ci differenzia è la capacità di applicare il metodo giusto ai giocatori a disposizione. E’ per questo che è difficile dare una colpa al preparatore atletico quando i risultati non arrivano, la colpa, se così vogliamo chiamarla, è non riuscire a capire che giocatore hai davanti.
Cercare di capire che metodo adottare in base alla squadra che hai davanti è la grande capacità di un preparatore. Stabilire un rapporto con i giocatori ed essere elastici senza cedere troppo credo sia la strada giusta per avere la migliore performance possibile. Il rapporto con la squadra quindi è fondamentale.
Non conosco il preparatore che lavorava con Garcia però Sinatti è sicuramente un uomo che il gruppo conosce. I giocatori se ti apprezzano e ti accettano poi ti seguono, questa è una certezza.
Conclusione sulla Nazionale:
L’Italia è una Nazionale difficile da affrontare e sono convinto che le avversarie sarebbero state felici di non incontrarci. Siamo sempre pronti quando c’è una gara che conta, siamo pericolosi.
Conosco bene l’Albania perché ci ho lavorato, è un gruppo in crescita, non al livello dell’Italia, ma per l’entusiasmo che avrà sicuramente si presta a fare un Europeo al massimo delle possibilità.
La Francia credo sia la più completa: ha qualità, struttura fisica, esperienza e un ampio parco giocatori. Quando si leggono le riserve delle Nazionali si capisce il valore della squadra.
La Germania resta pericolosa, l’Inghilterra è cresciuta tanto ma non vince mai, ma la Francia credo sia la candidata numero 1”.