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D’Amico: “Acerbi-Juan Jesus? Ogni affermazione è strumentalizzata. Italiano ha sempre fatto bene”

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Acerbi Inter
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Andrea D’Amico, intermediario di mercato ed ex agente, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare di alcune questioni legate al mercato ma non solo

Andrea D’Amico, intermediario di mercato ed ex agente, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare di alcune questioni legate al mercato ma non solo.

Di seguito le sue parole:

“Acerbi-Juan Jesus? Non sarebbe politicamente corretto dire quello che penso. In questo momento ogni affermazione è manipolata e strumentalizzata a seconda delle posizioni che si vogliono difendere. Mi sembra tutto davvero esagerato. Quello che si sono detti lo sanno solo loro due e in campo si è sempre detto di tutto e deve restare in campo. Acerbi non è bugiardo e Juan Jesus non è depositario della verità. Od oggi più che stare attenti ai fatti, stiamo attenti alle parole, c’è una dittatura delle parole inutile perchè i problemi non sono quelli.

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Mi chiedo: abbiamo una certezza univoca di quello che si sono detti? No e non lo sapremo mai e non possiamo esprimere alcuna opinione. E dico di più: non avendo certezza di quanto detto, è stato sbagliato anche mandare via Acerbi dalla Nazionale. Prima di punire una persona, bisogna esserne certi. Non sono questi i problemi del calcio, se c’è un Paese che dovrebbe avere la palma d’oro dell’accoglienza l’Italia perchè siamo comprensivi con tutti e non riceviamo la stessa moneta quando andiamo in giro per il mondo.

Osimhen? Il calcio ha una memoria storica molto corta quindi più fai bene prima dell’inizio del calciomercato e più il valore del calciatore si eleva. Osimhen è un giocatore molto importante, ma c’è da attendere capire quale sarà l’epilogo del campionato del Napoli. Questa squadra è ancora troppo distante dal trend dell’anno scorso: 3 allenatori, 3 preparazioni diverse, la società è sempre più nervosa e questi ingredienti non fanno ben sperare per l’esito. Spero che questo finale di stagione possa essere importante, ma bisogna vincerle tutte.

Joe Barone era un manager, un uomo fantastico e credo che tutto l’ambiente della Fiorentina sia sconquassato.

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Italiano ha fatto bene in qualsiasi squadra che ha allenato. Già da calciatore era un allenatore in campo, ma adesso è diventato più carismatico. Sarebbe un giusto allenatore per il Napoli, ma non è l’unico. Per quello che ha fatto a Venezia e ad Empoli, ritengo che Paolo Zanetti potrebbe essere un nome importante per il Napoli. Non credo al ritorno di Sarri, storicamente nel calcio finiscono sempre male i ritorni, sia per ciò che concerne allenatori che calciatori”.

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