Atalanta
Atalanta, Gasperini: “Anfield un sogno, Klopp un riferimento”
Domani sera andranno di scena i quarti di finale di Europa League, che vedono impegnate tre squadre italiane: il derby “tricolore” Milan – Roma, e l’Atalanta impegnata nello scontro spettacolare ma assai proibitivo a casa del Liverpool, dopo lo scontro, in tempo di Covid, quattro anni fa.
Il tecnico dei Bergamaschi, Giampiero Gasperini, nell’intervista a Sky Sport in vista del big match ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Il primo pensiero entrando ad Anfield?
“E’ sempre un’emozione venire qua, in uno degli stadi più belli d’Europa. La scorsa volta non c’era il pubblico ed è stato un rammarico, ora vedremo il vero Anfield”.
Come viene visto il Liverpool dopo le ultime due sconfitte con Fiorentina e Cagliari?
“Sono state due sconfitte che hanno cancellato la vittoria di Napoli di una settimana fa… Giocheremo la gara cercando di riscattare la sconfitta di Cagliari che è stata pesante perché maturata nei minuti finali. Giochiamo contro i primi in Premier e contro il modello di calcio più bello per come interpretano le partite e per l’intensità con cui giocano. Dovremo fare il massimo per fare bella figura. Sono cambiate tanto le squadre rispetto a 4 anni fa”.
Com’è l’umore della squadra?
“Si gioca talmente tanto che non fai a tempo a gioire per una vittoria che magari arriva subito una sconfitta. L’umore può cambiare rapidamente, ma questa è la forza del giocare tante competizioni. Non gioire troppo quando vinci e non deprimersi troppo quando perdi”.
Si aspetta un Liverpool distratto dalla corsa in Premier League?
“Neanche una virgola, loro non sono mai distratti. Anche se cambiano elementi giocano sempre con continuità ed attenzione, oltre all’intensità. Il loro ritmo è quello”.
Partendo dalla metafora del dentista di Guardiola, cosa è secondo Gasperini il Liverpool?
“Non riesco a fare un paragone… Noi dobbiamo prenderla dal lato giusto, sarà una grande possibilità di misurarci con quelli che sono i più forti”.
I complimenti di Jurgen Klopp?
“Lui ha un’identità precisa, già dal Borussia Dortmund. Poi qua a Liverpool ha definito un’epoca. Loro hanno altre possibilità rispetto a noi, l’Atalanta deve vendere per ringiovanirsi e riproporsi. Detto questo le sue squadre hanno sempre un’identità fantastica, per questo è un riferimento perché le sue squadre sono spettacolari. Dice spesso che il dato che lo rende più felice è quando i suoi ragazzi corrono più degli altri e questo lo racconta bene. Ha fatto un lavoro straordinario”.