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Mourinho: “Dopo il 2018 il calcio non era priorità”
L’ex allenatore della Roma, José Mourinho ha rilasciato un’intervista al The Telegraph.
Tra i temi trattati, lo Special One, ha parlato della sua avventura alla Roma e dei recenti problemi di Paul Pogba, suo giocatore ai tempi del Manchester United.
Queste le parole di José Mourinho:
“Ho ancora una lunga carriera davanti. Ho 61 anni, non è che finirò a 65.
Non è questione di club: la sola cosa che voglio è che gli obiettivi siano definiti da tutti in tempi utili. Non posso andare in un club in cui, solo per la mia storia, l’obiettivo sia vincere un titolo. L’unica cosa che voglio è che sia chiaro”.
Sul calcio portoghese?
“Possiamo vincere l’Europeo nei prossimi mesi perché abbiamo una Nazionale incredibile, la migliore di sempre. Ma un club potrà riportare la Champions League in Portogallo? Vediamo se ci riusciremo entro i prossimi 20 anni”.
I problemi di Paul Pogba?
“La stagione dopo che la Francia vinse il Mondiale, nel 2018, penso che Pogba sia tornato in modo diverso. Il Mondiale lo ha portato dentro una dimensione dove il calcio non era la cosa più importante per lui”.
Sulla Roma:
“Io voglio fare l’allenatore, lavorare sulla squadra e sulla sviluppo dei giocatori. Fortunatamente l’ho fatto nella mia carriera, ma in alcune situazioni dovevo essere molto più di un allenatore. E quando sei qualcosa di più, non sei un buon tecnico. Dopo la finale persa, in quelle circostanze, potevo essere contento? Potevo essere felice di essere il volto del club e di andare in conferenza per parlare dei fatti accaduti? No, mi è dispiaciuto”.
(Foto: Depositphotos)