Napoli
Visnadi: “Gasperini non si muove da Bergamo, anche se bisogna aspettare qualsiasi sviluppo”
Il giornalista Gianni Visnadi è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare degli allenatori, soffermandosi su Gasperini
Il giornalista Gianni Visnadi è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare degli allenatori, soffermandosi su Gasperini
Di seguito le sue parole:
“I movimenti sulle panchine di questa estate? Di cosa avverrà si possono fare delle previsioni, ma almeno mezzo campionato cambierà allenatore e non è tutto definito. Non è tutto definito, ci sono delle società in ritardo e tra queste c’è anche il Napoli. Per me il Napoli non ce l’ha ancora l’allenatore, così come non ce l’ha il Milan. Io penso che Gasperini non si muoverà da Bergamo, poi chi lo sa. È facile da dire adesso.
La alzerà finalmente una coppa quest’anno? Io penso che un trofeo Gasperini se lo meriti. Mi sembra che abbia trovato la sua dimensione e abbia creato un gruppo. Andando altrove sarebbe molto alta la linea delle aspettative, potrebbe farcela ovunque, ma non si sa, basta l’infortunio di un giocatore importante…
Pioli il nome più giusto in ottica Napoli? Non sono tra i massimi estimatori di Pioli. Credo sia stato un po’ lui per primo accecato dallo scudetto di due anni fa che ha un po’ alterato la percezione del Milan e dell’allenatore che da lì in avanti ha un po’ preteso troppo da se stesso. Non so se è da Napoli, ma ha avuto esperienze in una piazza non semplice come Milano. Anche se questa storia delle piazze difficili non è più come una volta, c’è buonismo a kili.
Pioli ha avuto una bella esperienza, quindi potrebbe anche fare qualcosa a Napoli. Sinceramente non mi pare Spalletti, poi ci sono i giocatori che arriveranno.
Quale allenatore può essere quello sul quale il Napoli può puntare per una ripartenza adeguata? Ho già avuto modo di dirlo, a me piace molto Vincenzo Italiano, penso sia un allenatore con delle idee. Vediamo la sua Fiorentina da tre anni, l’abbiamo vista giocare ieri sera. Con una signora squadra è al nono posto, ma è in semifinale di Conference dove è arrivato in finale lo scorso anno.
Bisogna capire qual è il tuo obiettivo.
Ci sono allenatori a livello internazionale a spasso, ma non credo rientrino tra gli obiettivi del Napoli e del calcio italiano. Molti tecnici sono sponsorizzati, ipervalorizzati e di risultati ne hanno ottenuti pochini. Italiano mi sembrerebbe la persona giusta per la piazza di Napoli. Mi pare di capire che non sia molto atteso, perché a Napoli sono stregati da Conte.
Io non so se Conte allenerà dove o quando. So di essere una voce isolata, ma a me tutto questo Contismo non riesce a contagiarmi. Abbiamo sotto gli occhi tutto quello che ha fatto Inzaghi. Conte se ne andò tre anni fa dall’Inter dopo aver vinto lo scudetto perché gli avevano detto che si doveva vendere. È arrivato Inzaghi, ha cambiato modo di giocare e ha accettato tutto. Sembrava che l’Inter dopo Conte fosse finita.
L’anno scorso lo dovevano mandare via tutti e il primo che parlava pubblicamente era Marotta che diceva la squadra avesse le potenzialità. Non per fare il monumento ad Inzaghi, ma tutto quello che sembra possa fare solo Conte, magari lo possono fare anche gli altri”.