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Il Verona agguanta una salvezza insperata: 1-2 con palpitazioni contro una coriacea Salernitana

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Salernitana Fiorentina Arechi
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La Salernitana, già retrocessa, affronta il Verona a caccia di preziosi punti salvezza nell’ultima gara stagionale all’Arechi

La Salernitana, già retrocessa, affronta il Verona a caccia di preziosi punti salvezza nell’ultima gara stagionale all’Arechi.

Ultima gara casalinga per la Salernitana che saluta il proprio pubblico dopo un campionato veramente disastroso. In uno stadio Arechi praticamente deserto, la squadra granata saluta i pochi tifosi giunti per il posticipo del lunedì alle 18,30. Prima di disputare l’ultima giornata del campionato di serie A, per poi prepararsi ad affrontare il campionato cadetto; campionato di Serie B che vuole evitare di disputare anche il Verona che oggi scende in campo a caccia di preziosi punti salvezza. La tifoseria gialloblù arriva in buon numero in Campania: i tifosi credono alla salvezza e alla permanenza nella massima serie.L

Mister Baroni ha fatto un eccellente lavoro sulla panchina degli scaligeri: a Gennaio sono andati via tantissimi elementi titolari dalla rosa per motivi di bilancio e l’ex allenatore del Lecce, è riuscito nell’impresa di lottare per la salvezza fino alla fine. E se dovesse arrivare la permanenza nella massima serie, l’impresa dei gialloblù avrebbe del “miracoloso”.

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Le formazioni ufficiali

Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Fazio, Pirola; Sambia, Basic, Coulibaly, Zanoli; Kastanos, Tchaouna; Weissman. A disposizione: Costil, Salvati, Manolas, Pasalidis, Pellegrino, Candreva, Legowski, Maggiore, Sfait, Vignato, Boncori, Fusco. Allenatore: Stefano Colantuono

Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò, Tchatchoua, Dawidowicz, Coppola, Cabal; Duda, Serdar; Suslov, Folorunsho, Lazovic; Noslin. A disposizione: Chiesa, Perilli, Belahyane, Tavsan, Mitrovic, Swiderski, Centonze, Vinagre, Dani Silva, Magnani, Charlys, Ajayi, Corradi, Bonazzoli. Allenatore: Marco Baroni

Primo Tempo

La Salernitana scende, per l’ultima volta in questa stagione, in campo dinanzi ai propri, pochissimi, tifosi venuti a salutare la squadra granata nell’ultima partita casalinga della stagione 2023/2024 nella massima serie, contro un Verona a caccia di preziosissimi punti salvezza: il tecnico Baroni, se il Verona si salvasse, avrebbe compiuto un’impresa che avrebbe quasi del miracoloso, viste le vicissitudini societarie di Gennaio. 

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La Salernitana batte il calcio d’inizio, ma è praticamente l’unica occasione in cui manovra il pallone, visto che l’inizio della partita è di marca gialloblù. Subito palla di Folorunsho per Noslin: la sua conclusione in diagonale finisce sull’esterno della rete. Un minuto dopo Lazovic conquista il primo calcio d’angolo della gara. Nonostante il tentativo della difesa granata di allontanare la palla, gli ospiti continuano ad attaccare. Partita dura, con molti scontri fisici: al minuto 6 c’è un duro duello fisico tra Noslin e Fazio, l’arbitro Di Bello, per non perdere il polso della partita, fischia fallo a favore dei granata.

Il Verona insiste: dal fondo arriva un cross per Noslin (capocannoniere dei gialloblù dopo l’addio di Ngonge), Fiorillo si distende in maniera coraggiosa e subisce fallo, rimanendo qualche secondo a terra. Intorno al quarto d’ora l’arbitro Di Bello estrae il primo cartellino giallo: Sambia arriva in ritardo e ferma, in una buona posizione di campo, Suslov, prendendosi così l’ammonizione.

I gialloblù insistono e la Salernitana subisce: punizione dai 25 metri di Suslov che va direttamente in porta, ma Fiorillo è attento e respinge. Nei primi venti minuti, dove persiste ancora il risultato di parità iniziale, si vede una sola squadra in campo che è quella gialloblù. Altro attacco alla profondità di Noslin, dopo un velo di Folorunsho, ma l’attaccante calcia ancora male col mancino. Al minuto 23 il Verona passa in vantaggio con il tandem Noslin- Suslov: lo slovacco riceve un passaggio corto, dall’olandese, addomestica la sfera e dai 17 metri circa piazza il mancino nell’angolo opposto per l’1-0.

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Passano pochi minuti e il Verona insiste alla ricerca del gol che significherebbe mettere il risultato in sicurezza. Però lamenta un tocco di mano in area di Pierozzi, per l’arbitro è tutto regolare e lascia proseguire. Al 28′ minuto Lazovic batte una punizione da posizione defilata, ma diretta comunque in porta: traiettoria profonda che termina alta. Dopo tre minuti ancora il Verona proiettato in avanti: accelerata di Folorunsho che arriva fino alla fine del campo. Poi, raddoppiato dagli avversari, sbaglia la conclusione.

Superata la mezz’ora, il gioco è molto spezzettato. Il Verona gestisce palla, gioco e cronometro senza affanni, vista l’incapacità di reazione della squadra di casa che non ha effettuato neanche un tiro nei primi 40 minuti di gioco; di contro la squadra di Baroni cerca di sfruttare tutte le opportunità, comprese le palle inattive, ma senza molto successo. Proprio al minuto 40 arriva un cross di Folorunsho alla ricerca di Noslin. Ottima uscita di Fiorillo che con i pugni respinge. Ancora il giocatore di proprietà del Napoli prova una conclusione dalla distanza, ma la palla finisce alta. L’arbitro indica che ci saranno 4 minuti di recupero: durante il primo dei quali, la Salernitana conquista il primo calcio d’angolo, dopo un duello tra Zanoli e Cabal. Poi è ancora Folorunsho: l’attaccante del Verona controlla un lancio in profondità ma poi la sua conclusione viene respinta con la pancia da Fiorillo.

Il soliloquio del Verona è solo il preludio al gol del raddoppio siglato da un Folorunsho in stato di grazia: il giocatore classe ’98 ha una prima occasione sul lato sinistro, su cui si oppone Fiorillo coi piedi. L’azione prosegue e su un anticipo al limite dell’area la difesa della Salernitana si ferma e l’Hellas ne approfitta: Noslin serve Lazovic che appoggia a Folorunsho, tutto solo al centro per il gol.

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Secondo tempo

Al rientro delle squadre in campo, Colantuono si presenta con un volto nuovo, visto che ha effettuato una doppia sostituzione:  fuori Coulibaly e Pirola, dentro Maggiore Candreva.

Di Bello è costretto ad intervenire per un momento di tensione in campo tra Candreva e Duda. Al terzo minuto della ripresa Noslin spreca una buona occasione. A un passo dal 3-0 l’Hellas con l’olandese che riceve in profondità da Suslov ma calcia clamorosamente a lato in diagonale.

La Salernitana continua ad essere evanescente. In campo c’è una squadra affamata, il Verona, ed uno sparring partner, la Salernitana, che ha più le sembianze di una squadra fantasma. E’ ancora Verona, è ancora Noslin vicino al 3-0! Ennesima chance per l’attaccante che trova lo spazio per colpire di testa libero ma Fiorillo, si supera in una bellissima parata, e gli dice di no. Subito dopo viene ammonito Duda che, diffidato, termina qui la sua stagione calcistica.

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Tenta Candreva di scuotere i suoi, appena scocca l’ora di gioco: al minuto 60, infatti, l’ex Inter  calcia potente, una conclusione forte col destro, di mezzo esterno. Il tiro, però, non inquadra di poco la porta. I tifosi di casa iniziano ad intonare cori di sostegno, rendendo l’atmosfera molto calda.

Il Verona vuole abbassare i ritmi, avendo messo al sicuro il risultato. Per cui è la Salernitana a gestire palla e spazi di campo. I granata al 65′ minuto si affacciano nell’area dei gialloblù, ma gli ospiti sventano la minaccia. Problemi per Cabal: il giocatore del Verona si stende a terra. Non riesce a continuare e Baroni inserisce Magnani.

Poi al minuto 71 Di Bello è costretto ancora ad intervenire: Basic arriva in leggero ritardo su Folorunsho e viene ammonito: anche lui era diffidato e salterà l’ultima giornata per squalifica. Poi Manolas rileva uno stanco Fazio. Al minuto 73, Serdar che si allaccia con Tchaouna che lo sgambetta come reazione: puniti entrambi con l’ammonizione. Ad un quarto d’ora dal termine, Colantuono toglie Shon Zalman Weissman ed inserisce il giovane Gerardo Fusco, promosso dalla primavera. Il ragazzo proveniente dal settore giovanile granata, si sta ritagliando una buona vetrina in vista della prossima stagione.

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Poi la Salernitana prova ad alzare la pressione e guadagna un corner: Pierozzi colpisce Coppola in area, l’arbitro ferma il gioco per permettere i soccorsi. All’80’minuto è ancora il Verona, è ancora Folorunsho: una conclusione in diagonale, potente e precisa, colpisce in pieno il palo.

Un minuto dopo, all’81’ minuto, Baroni effettua una doppia sostituzione: toglie proprio Folorunsho e Suslov per far posto a Swiderski Dani Silva. Colantuono risponde effettuando l’ultimo cambio: entra Vignato per Kastanos.

La Salernitana ci crede, nonostante tutto: prova al volo Candreva. Il centrocampista non impatta bene e la conclusione è svirgolata. Poi arriva un contropiede del Verona con Noslin, costretto poi ad aspettare i compagni, fermando, di fatto, l’azione.

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Ultimi tentativi della Salernitana di riaprire la partita, il Verona ha spazi in ripartenza ma preferisce gestire e giocare col cronometro. Fusco prova a mettersi in mostra: cerca l’anticipo sul primo palo e trova l’angolo.

Proprio allo scoccare del 90′ minuto, la Salernitana riapre la partita: primo spavento e arriva il gol che riapre tutto: dopo una serie di rimpalli in area, conclusione potente di Pierozzi che colpisce il palo interno. Sulla ribattuta ci pensa Giulio Maggiore a porta vuota.

Dopo il check del VAR e la convalida del gol, l’arbitro segnala ben 4 minuti di recupero. Baroni ricorre all’ultimo cambio: fuori Darko Lazović per Rúben Gonçalo Silva Nascimento Vinagre.

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Dopo qualche momento di suspance, Di Bello fischia la fine. Il Verona esulta e festeggia la salvezza, i giocatori di casa volevano evitare i festeggiamenti qui. Momenti di tensione. Poi i gialloblù vanno a ringraziare i 326 tifosi arrivati in Campania.

Conclusioni

All’Arechi, nel primo posticipo del lunedì di Serie A, la Salernitana affronta il Verona a caccia di una vittoria salvezza. La cornice di pubblico di casa non è quella delle grandi occasioni: lo stadio è semideserto, solo la curva di casa è gremita e fa sentire, nonostante tutto, il proprio sostegno. Di contro arrivano ben 326 tifosi scaligeri che credono ancora nell’impresa della salvezza: nel caso di permanenza in massima serie, Baroni, insieme ai suoi ragazzi, nonostante le cessioni e le vicissitudini societarie, avrebbe compiuto un vero e proprio miracolo calcistico.

Colantuono si presenta con l’undici tipo; Baroni adopera Noslin come punta centrale: l’olandese è il capocannoniere gialloblù, dopo l’addio di Ngonge a Gennaio.

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Pronti via e il primo tempo è tutto di marca gialloblù: la Salernitana non riesce a fare una conclusione nei primi 45 minuti, oltre al recupero, e guadagna il primo corner al 41’minuto. Dall’altro lato, gli ospiti cercano in maniera ossessiva la vittoria per provare una insperata permanenza nella massima serie. Il primo tempo è tutto di stampo gialloblù: dopo alcune azioni ben manovrate e ben costruite, è Suslov a portare in vantaggio i suoi. Il giocatore slovacco in combinazione con Noslin, calcia dove Fiorillo non può arrivare.

La Salernitana è incapace a reagire e il Verona ne approfitta come può. Ma senza successo. Dopo aver alzato tantissimo il baricentro, e aver schiacciato i granata nei propri 30 metri, i gialloblù riescono a trovare pure la rete del raddoppio che mette al sicuro il risultato con uno scatenato Folorunsho. Al fischio di Di Bello, i pochi tifosi presenti sommergono di fischi i giocatori granata. Mentre il Verona, timidamente mostra qualche esultanza, per un risultato fin qui importantissimo.

Nella seconda frazione, nonostante i cambi effettuati da Colantuono, il risultato non cambia. C’è solo una squadra in campo, ed è quella gialloblù. Gli ospiti, infatti, vanno due volte, nel giro di pochi minuti, vicini allo 0-3, ma Fiorillo si supera.

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Il Verona abbassa i ritmi e la Salernitana prova ad alzarli. Ma senza successo. Anzi. E’ il Verona a rendersi ancora pericolosissimo con un Folorunsho in stato di grazia che, dopo una conclusione in diagonale, precisa e potente, colpisce in pieno il palo. Dopo una serie di cambi, la Salernitana ci prova e riapre i giochi proprio allo scoccare del novantesimo minuto: con Maggiore che ribadisce in rete un palo interno colpito da Pierozzi dopo una serie di rimpalli in area. Dopo l’ultima sostituzione effettuata da Baroni, e qualche momento di tensione, il Verona stringe i denti ed espugna Salerno. Al fischio finale, scoppia la festa per i 326 tifosi accorsi, di lunedì, in Campania, per una salvezza insperata. Forse impronosticabile a gennaio.

 

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