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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Una stagione sulle montagne russe

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Milik Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

La Juventus riesce a pareggiare, con tre reti a testa, il difficile incontro contro il Bologna neopromosso in Champion’s League.
Si sono trovate di fronte due squadre dalle situazioni diametralmente opposte.

Da una parte i lanciatissimi padroni di casa di Thiago Motta, entusiasmo alle stelle e ancora pieni di voglia di stupire.

Dall’altra gli spaesati ospiti, già con la qualificazione alla massima competizione europea in tasca ma sconquassati dalle mille peripezie vissute nell’arco del campionato, non solo di carattere sportivo.

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Il repentino allontanamento dalla panchina di Max Allegri è solo l’ultima delle (dis)avventure capitate al suo gruppo, sempre in bilico tra euforia e sconforto. Una stagione sulle montagne russe.

Fare il possibile

Paolo Montero, vecchia gloria bianconera e attuale responsabile della squadra Primavera, è stato precettato per guidare gli orfani di Allegri nelle due ultime partite del torneo in corso. Nessuno si aspetta svolte tecniche dalla gestione dell’ex difensore uruguagio, tutto quello che gli si chiede è di fare il possibile per chiudere l’annata in maniera onorevole.
Lui, dal canto suo, ha troppa esperienza per non capire che il suo ruolo di traghettatore gli impone di lavorare più sulle teste che sui corpi dei suoi atleti.

Sarebbe tanto inutile quanto controproducente pretendere di rivitalizzare un gruppo già molto provato da innumerevoli shock emotivi.

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Molto più saggio proporsi con tranquillità, invitare ognuno a non strafare e affrontare i problemi uno alla volta.

Nessuna rivoluzione tattica in vista, a scendere in campo sono gli stessi di sempre.

Stesso discorso per il modulo, sempre uguale.

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E che ognuno si sforzi di sentirsi a proprio agio e cerchi di dare una mano agli altri.

Per lasciarsi alle spalle una stagione sulle montagne russe.

Avvio da brividi

Tutti propositi sacrosanti, il problema è che in campo ci sono anche gli avversari.

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E i ragazzi di Thiago Motta hanno una gran voglia di gratificare il loro pubblico con l’ennesima prestazione brillante.

Lo stesso tecnico italo – brasiliano, principale indiziato a raccogliere l’eredità di Allegri, ha parecchi buoni motivi per voler mettere in mostra le sue qualità.

E lo stato di smarrimento generale che serpeggia tra le file bianconere è terreno fertile per le incursioni fulminee dei petroniani.

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Dopo solo tredici minuti di gioco il Bologna ha già due reti di vantaggio all’attivo e vanta anche un gol annullato per fuorigioco millimetrico.

Un avvio da brividi per i ragazzi di Montero, lenti, confusi e grossolani. Il tutto è davvero troppo simile a un incubo ad occhi aperti.

Si sente quasi la necessità fisica di sbattere le palpebre per rendersi conto che invece è la realtà. L’ennesimo baratro di una stagione sulle montagne russe.

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Colpo di grazia

Il fischio che annuncia la fine del primo tempo è una liberazione. Lo sbigottimento collettivo che ha attanagliato la Juventus ha paralizzato menti e gambe.

Solo un timido accenno di reazione, il Bologna ha gestito il doppio vantaggio senza affanni. Facile pensare che il buon Montero, negli spogliatoi, abbia provato a scuotere i suoi sfoderando la sua proverbiale grinta.

Ma, al rientro in campo, non sembra di scorgere sui volti dei bianconeri, voglia di rivalsa.

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Al contrario, i felsinei continuano a spadroneggiare e vanno a bersaglio una terza volta.

I tifosi si guardano in faccia, è il definitivo colpo di grazia? Un passivo di tre reti da recuperare in poco più di mezz’ora, dato l’andamento della partita, assume l’aspetto di una montagna impossibile da scalare.

Una sfida impensabile per un gruppo stremato da una stagione sulle montagne russe.

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Risalita vertiginosa

Eppure, proprio l’imponderabile alternarsi di vari stati d’animo, insegna che quest’anno, non c’è nulla di prevedibile per la Juventus.

Deciso a giocarsi il tutto per tutto, il mister bianconero dispone vari cambi e muta la disposizione tattica.

Adesso in campo ci sono il bomber di scorta Milik  e la variabile impazzita Yildiz ad affiancare in avanti Chiesa. E l’intera squadra sembra essersi scrollata di dosso il torpore, cominciano a credere nell’impresa.

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E’ proprio l’ex ala della Fiorentina a punire una disattenzione degli avversari e siglare la rete della speranza.

Poi i due nuovi entrati firmano un uno due da fantascienza. Il centravanti con una mirabolante punizione, il fantasista con un destro dal limite. E tutto nel giro di un minuto.

Una risalita vertiginosa da parte dei bianconeri, con persino il rimpianto di una occasione nel finale che poteva fruttare un clamoroso successo in rimonta.

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Mai darsi per vinti prima del tempo, mai dare nulla per scontato. E’ davvero una stagione sulle montagne russe.

(Foto: Depositphotos)

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