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Il Vicenza resiste e l’Avellino non va oltre lo 0-0

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Avellino
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Termina a reti inviolate l’andata della semifinale playoff tra Avellino e Vicenza.

Dal Partenio Lombardi

Siamo all’86’ ed il Partenio spinge i suoi all’assalto. L’Avellino costruisce sulla destra, la palla arriva in area, Confente buca l’intervento e Marconi a porta vuota mette incredibilmente fuori. E’ la fotografia perfetta di Avellino-Vicenza, gara di andata delle semifinali playoff che portano alla serie “B”. Un Avellino arrembante, sprecone e sfortunato. Due legni, errori incredibili sotto porta e tante proteste per alcune decisioni arbitrali che lasciano il segno sulla partita. Il Vicenza dal canto gioca una partita solida, resiste fino alla fine e si giocherà tutto in casa, domenica sera, nella gara di ritorno.

Primo tempo biancoverde

Avellino padrone del campo già nel primo tempo. D’Ausilio crea, Patierno spreca e così al riposo si va sullo 0-0. Eppure l’Avellino va vicino al vantaggio almeno tre volte. Per due volte con Patierno che spreca prima di testa al 6′, da posizione favorevole, e poi alla fine della frazione quando il suo piattone, in acrobazia, in pratica un rigore in movimento finisce ancora incredibilmente fuori. E c’è la traversa colpita di testa da Cionek sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

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E’ l’azione che porta alle proteste dei padroni di casa perché il polacco dopo aver deviato il pallone finisce a terra. Nasca, al Var, però non ritiene di dover intervenire sulla decisione presa in campo dall’arbitro Zanotti. Il Vicenza dal canto ci prova un paio di volte dalla distanza con Della Morte e Delle Monache ma i tentativi degli ospiti non impensieriscono più di tanto Confente.

La prima vera occasione per il Vicenza arriva solo nel secondo tempo, al 50′, quando Ferrari all’altezza del dischetto non riesce ad indirizzare il pallone verso la porta di Ghidotti. Il Vicenza ha iniziato sicuramente meglio la seconda frazione ed è ancora pericoloso al 55′, questa volta con Delle Monache. Il classe 2005 di proprietà della Sampdoria è sicuramente tra i migliori dei suoi.

La partita adesso è anche molto nervosa, le squadre contestano ogni decisione di Zanotti e lo stadio esplode quando al 58′ la conclusione dal limite di Gori prima impatta sulla traversa e poi sembra rimbalzare al di là della linea di porta. Il Partenio esulta, Zanotti dice che non è gol ed il Var conferma ancora una volta la decisione del campo. Restano però i dubbi anche perché dalla tribuna la palla sembra entrare.

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Gol o non gol?

Con il passare del tempo l’Avellino aumenta la pressione. Allo scadere l’occasione clamorosa di Marconi. Il risultato però non cambia e nel recupero i padroni di casa rischiano addirittura la beffa quando ci vuole un bell’intervento di Ghidotti su colpo di testa ravvicinato di Golemic.

Tutto rinviato a domenica quando al “Menti” si deciderà chi tra Vicenza ed Avellino giocherà la finale promozione.

(Foto: LBDV)

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