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Angolo del tifoso

ANGOLO ITALIA – Annichiliti

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Chiesa Italia
Tempo di lettura: 2 minuti

Due galassie di distanza tra le squadre in campo stasera.

Dopo la vittoria contro l’Albania, è un’Italia palesemente inferiore quella che perde 1-0 contro la Spagna.

Un risultato incredibile visto che ne potevamo prendere anche cinque dalle furie rosse, che erano delle furie per davvero.

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Un dislivello pauroso

La Spagna di De La Fuente ha tutto in più degli azzurri: le furie rosse corrono il triplo, hanno gente che punta l’uomo (e puntualmente lo supera), e qualità di passaggio che il trio di centrocampo della squadra di Spalletti non ha.

E alla fine il risultato poteva essere uno soltanto, malauguratamente.

Le colpe di Spalletti

Il nostro ct stasera sembra non capirci proprio niente.

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Inspiegabile il continuo fissarsi con la difesa a quattro: il 75% dei convocati del tecnico di Certaldo giocano nel loro club con la difesa a tre, eppure in nazionale sono costretti alla difesa a quattro.

Non portano alcun giovamento i cambi: Cambiaso è allo sbaraglio e annega nel mare di maglie rosse, né meglio riescono a fare i cambi offensivi come Zaccagni e Retegui.

Aggiungi al mix un Di Lorenzo inspiegabilmente lasciato in campo, che subisce dribbling su dribbling senza mai vedere il pallone contro Williams e Ayoze Perez, e hai la ricetta di un disastro.

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Ora c’è da sudare

Nulla è andato, anzi. All’Italia basta un risultato positivo contro una Croazia pericolosa ma non irresistibile.

Per farlo però serve resettare subito e tornare con la testa in campo.

E se possibile farlo dal primo minuto: eccetto alcuni giocatori, oggi la squadra sembrava non sapere di essere in campo.

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Bisogna dare tutto, anche perché a prescindere dal risultato, gli abbinamenti per gli ottavi non devo fare paura: siamo l’Italia, dimostriamolo adesso.

Abbiamo preso una discreta botta stasera ma chi si guarda indietro è perduto: resettare e ripartire sono le parole d’ordine.

Forza Azzurri!

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(Foto: Depositphotos)

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