Napoli
Calzona: “Napoli? Il 95% delle cose scritte sui conflitti non si sono verificate”
Il CT della Slovacchia ed ex allenatore del Napoli, Francesco Calzona, intervistato dal Corriere dello Sport, è tornato a parlare della sua esperienza con il club azzurro.
Queste le parole di Francesco Calzona:
“Quando sono arrivato io erano già trascorsi sette mesi e mezzo dall’addio di Spalletti, con i risultati che sappiamo.
Ho detto e ripetuto di aver incontrato difficoltà e problemi che non mi aspettavo di trovare. Sa qual è stata la cosa che ha creato i danni peggiori?”
Quale?
“L’obbligo di dover inseguire costantemente la vittoria, per via della classifica in gran parte compromessa, ha messo in crisi il gruppo. Porto l’esempio dell’1-1 di San Siro con l’Inter.
Loro venivano da quindici successi di fila, giocammo una partita molto più che decorosa, eppure quel pari fu vissuto dall’ambiente con una delusione sconcertante.
Eravamo costretti a vincere e non avevamo una condizione mentale all’altezza del compito. In alcune occasioni abbiamo anche giocato un buon calcio, ma il buon calcio non bastava, servivano i tre punti.
Non si dava più valore a nulla. E non è tutto. Il 95% delle cose che venivano scritte o raccontate in tv da giornalisti perbene e ben vestiti…”.
La stampa ha inciso pesantemente sui risultati?
“Non ho detto questo. La quasi totalità dei conflitti e dei disagi che venivano riportati da Castel Volturno però non si verificò. Barzellette”.
L’esperienza di Napoli le ha tolto qualcosa?
“Se l’arco temporale è da giugno a giugno posso solo ritenermi più che soddisfatto. Ad ogni modo non ho intenzione di allenare fino a 70 anni.
Sto troppo poco con mia figlia e mi piacerebbe vederla crescere. Non ho l’ambizione di diventare milionario, mi basta quello che ho. Giada è pazza del Napoli e della Slovacchia“.
(Foto: Depositphotos)