Lazio, si tenta il colpo Greenwood

La Lazio di Claudio Lotito è pronta a tentare un colpo di mercato a effetto per cercare di placare il malumore dei propri tifosi.

Il presidente biancoceleste sta facendo di tutto per portare a Roma l’ala inglese Mason Greenwood. Già la scorsa estate Greenwood era stato vicino a vestire la maglia della Lazio, ma l’affare sfumò all’ultimo momento.

Da allora, Lotito non ha mai smesso di pensare all’attaccante del Manchester United. Già alcune settimane fa, la Lazio aveva effettuato un primo sondaggio e ora è pronta a lanciare un assalto deciso.

I dettagli della trattativa

Per farlo, il presidente laziale è disposto a superare i propri limiti economici, considerando anche l’ingaggio da 3,5 milioni di euro annui del giocatore, una cifra significativa in assenza del beneficio fiscale del Decreto Crescita.

Greenwood, che a settembre era disponibile in prestito, ha visto lievitare il suo valore di mercato fino a 40 milioni di euro, rendendolo uno degli uomini più ricercati del momento.

Nella giornata di ieri, si è tenuto un summit tra Lazio e Manchester United, con Lotito che ha messo sul piatto un’offerta di 18 milioni di euro, proponendo inoltre una clausola che garantirebbe al club inglese il 50% della futura rivendita del giocatore.

Un’altra proposta prevede la stessa cifra più il cartellino del giovane Mandas, valutato anch’esso 18 milioni, nonostante il recente rinnovo del contratto e il rifiuto di un prestito oneroso al Manchester City.

Llo United sembra, però, interessato solo a una transazione in contanti, il che complica ulteriormente la trattativa.

Le prossime ore saranno decisive, con la possibilità di rilanci da parte di altri club italiani, anche se Juventus e Napoli sembrano essersi defilate.

Anche alcune squadre spagnole potrebbero entrare nella corsa per Greenwood.

Claudio Lotito spera che l’arrivo di Mason Greenwood possa ridare entusiasmo ai tifosi laziali e risollevare le sorti della squadra, offrendo una nuova speranza in una stagione finora travagliata.

(Foto: Depositphotos)