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Salernitana, Iervolino: “Darò le dimissioni”
Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, collegandosi in streaming da Roma, ha affrontato diversi temi chiave riguardanti il club granata, delineando la sua visione per il futuro del club.
Durante l’incontro, Iervolino ha toccato punti cruciali come la visibilità mediatica, le decisioni dirigenziali, la possibile cessione della società e le sue imminenti dimissioni da presidente.
Queste le parole di Iervolino:
“Leggo da più parti che devo metterci la faccia. Dal primo gennaio 2024 ad oggi ho fatto dieci interviste. Nessun presidente ha avuto tale esposizione medica. Mi sono invece sottratto a farlo nelle cose locali perché faziosità e dietrologia non mi piacciono. Li vedo prive di significato. Informazione fuorviante. Abbiamo ritardato la scelta del diesse? No, volevamo scegliere il migliore per noi. Scelta ricaduta su Petrachi, che ama Salerno e vuole stare con noi, ci tiene a questa compagine. Abbiamo fatto più casting e quando l’abbiamo trovato c’è stata una chimica particolare. Poi abbiamo individuato il nostro mister Martusciello“.
I dubbi su Sottil
“Riguardo Sottil, c’è stato un grande polverone: tutto è nato da incomprensioni e poiché è un grande professionista di grande apertura era giusto non cominciare ed evitare di partire male come l’anno scorso. Avete letto di un possibile ingresso e acquisto di un fondo. Se per il bene della Salernitana troverò un soggetto e una holding, prenderò seriamente in considerazione e proverò semmai a ridurre le mie quote per seguire da tifoso.
Prima dell’inizio del campionato, darò le mie dimissioni da presidente della Salernitana, perché c’è bisogno di un livello di attenzione maggiore e di presenza più assidua che non riesco a dare. Riguardo il rapporto con i tifosi, la colpa è sempre del presidente, però non ho mai detto bugie e non ho mai offeso nessuno, mai mentito, mai fato venir meno gli impegni economici.
Sento che domani ci sarà un sit-in contro di me e la società. Non so per quale motivo: la vita è sempre un processo di apprendimento. Mi sfuggono i motivi. Non riesco a capire perché una società che ha fatto quello che doveva – non più in velocità ma nei tempi giusti e cercando di sedimentare il giudizio e la scelta – sarà contestata.
E’ lecito farlo, ma il mio appello è al contrario: stringiamoci, troviamo la fiducia, stiamo insieme. E chissà che il sit-in di protesta di domani possa trasformarsi in qualcosa di nuovo. Ridimensionamento? Oggi cominciamo con una rosa importante e poi vediamo in corso d’opera”.
La trattativa con il fondo americano
“Quando ci sono dei patti aziendali, si firmano accordi di non divulgazione. I motivi per i quali non è andata in porto con Brera Holdings, li conosciamo noi. Perché sono deluso e distante? Le minacce, le offese. Dicono che non abbiamo amore per la Salernitana e invece ho dato amore per amore. Se c’è qualcuno che è più capace di me e che ha voglia di fare un progetto di continuità, si faccia avanti. Non ho preso la Salernitana perché sono uno speculatore. Non significa che non attrezzerò la squadra, che non prenderò gli impegni”.
(Foto: DepositPhotos)