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Ligue 1, caos diritti tv: 8 squadre a rischio fallimento

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Luis Enrique PSG
Tempo di lettura: 3 minuti

Ombre di fallimento si stagliano sulla Ligue 1 in questi giorni.

8 squadre infatti, come scrive l’Equipe, rischierebbero il collasso a causa della questione diritti tv.

L’addio di Mbappé ha sicuramente peggiorato la situazione del massimo campionato francese, il quale comunque già da anni non se la sta passando benissimo, con le cose che adesso pare siano giunte ad un punto di non ritorno.

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Ma cosa sta succedendo oltralpe e quali sono gli 8 club che rischiano di fallire?

Ligue 1, caos diritti: cosa succede

Il nodo della questione riguarda l’assegnazione dei diritti tv della Ligue 1 dalla stagione 24/25 a seguire ad un prezzo ritenuto accettabile dalla Ligue de Football Professionnel. Canal +, che fino al recente passato trasmetteva il campionato francese, si è ritirato dalle trattative, con il suo stesso presidente che ha ammesso come ormai la rete non riesca più a stare al passo con le grandi aziende:

Purtroppo, la situazione non è una sorpresa per noi. Siamo spesso accusati di essere irritati, rancorosi o amareggiati, posso capire perché, ma la questione è essenzialmente economica. Canal+ ha tentato di competere con Mediapro, poi con Amazon, e poi ancora con DAZN qualche mese fa per tornare nel gioco della competizione della Ligue 1.

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La LFP non lo ha voluto e Canal+ non ha avuto altra scelta che allocare le sue risorse, che rimangono relativamente rare, su altre competizioni, in particolare la Champions League. Quindi, oggi non abbiamo più i mezzi per intervenire in questo dossier. Speriamo che si trovi una soluzione positiva per il calcio francese, perché abbiamo investito molto, in particolare nella Champions League, e speriamo che i club francesi possano prosperare lì“.

La palla passa quindi a Vincent Labrune, presidente della LFP, per il quale la situazione si fa adesso complicata: se i presidenti di alcuni club continuano a ripetere di avere fiducia nel numero 1 della lega transalpina, sperando che l’atterraggio sia poco brusco, dall’altro lato corrono ai ripari e vanno alla ricerca di soluzioni alternative per non restare a corto di liquidità nelle prossime settimane.

Gli 8 club a rischio

Tra i club che possono contare su un solido azionariato o su un fondo sono il PSG, il Nizza, il Rennes, il Monaco, lo Strasburgo, il Saint-Étienne,  il Tolosa e il Lille.

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Questione diversa per i restanti club della prossima Ligue 1, nel cui caso il presidente è anche l’azionista di riferimento ovvero Nantes, Reims, Montpellier, Lens, Brest e quelli con mezzi limitati (Le Havre, Auxerre e Angers) per i quali, se il proprietario non volesse o non potesse intervenire per risolvere i problemi, le cose potrebbero peggiorare con questi club che andrebbero addirittura incontro al fallimento.

Per il momento le squadre non sono ancora passate all’azione, anche se degli specialisti finanziari stanno verificando le situazioni di queste società per trovare una soluzione. Una di queste potrebbe essere il prestito bancario anche se le banche, già scottate e senza la possibilità di conoscere a quanti euro ammonteranno i diritti tv, difficilmente accorreranno per offrire liquidità a questi club.

Altra possibilità potrebbe essere quella di ricorrere ai fondi d’investimento o al factoring, il quale permette ai club che devono ricevere delle rate per un giocatore ceduto di riscuoterle subito da un istituto di credito che diverrà il nuovo creditore per il club che aveva acquistato il calciatore. Altra possibilità ancora sarebbe quella di contrarre debiti finanziari sui mercati presso i fondi assicuratori o altri enti finanziari, modus operandi diffuso negli sport USA.

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Le soluzioni sul tavolo della Ligue 1

Per evitare il collasso le soluzioni al vaglio dalla Lega francese al momento sono due: la prima riguarda DAZN, con la piattaforma streaming  che avrebbe messo sul tavolo 375 milioni di euro per le prossime cinque stagioni per 8 partite su 9 ogni weekend.

La cessione totale degli incontri a DAZN, sommata ai 40 milioni di euro di beIN Sports per la Ligue 2, potrebbero portare nelle case della LFB tra i 450 e i 500 milioni, con i club che al netto delle tasse incasserebbero molto poco. L’anno scorso sono stati distribuiti 413 milioni alle squadre transalpine, con questa cifra destinata quindi ad abbassarsi nella prossima stagione con il naufragio che appare imminente.

La seconda possibilità per i club sarebbe quella di creare un canale di Lega collegato alla piattaforma Max di Warner Bros Discovery. A riportarlo è RMC Sport che parla di una sorta di pacchetto con serie e contenuti anche di altri sport. Tale offerta porterebbe nelle casse della Lega 600 milioni di euro annui a seconda del numero di abbonati.

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La deadline

Il primo pagamento per i diritti tv è teoricamente atteso per il 15 agosto, con il secondo che arriverebbe il 15 ottobre e il terzo il 15 dicembre.

Se i diritti televisivi non saranno pagati entro dicembre, per i club “medi” mancheranno tra gli 8 e i 12 milioni di euro di liquidità” spiega un dirigente, che rende chiaro quanto la situazione sia nera.

(Foto: DepositPhotos)

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