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Marotta: “In Inghilterra hanno abbattuto Wembley, qui troppa burocrazia”

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Il presidente dell’Inter Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni del TG2 sulla Rai soffermandosi sul tema stadi.

In particolare Marotta si è soffermato sulle difficoltà collegate alle lungaggini burocratiche che impediscono a tante società di portare avanti i propri progetti per i nuovi impianti.

Queste le parole di Marotta:

“Le società di calcio erano spesso nelle mani di industriali, mecenati, che garantivano la sopravvivenza degli sport quasi come debito sociale verso la collettività nella quale avevano avuto un grande successo. Oggi tutto questo non c’è più, per cui il modello è diventato un modello di business, e da questo punto di vista ci dobbiamo reggere solo seguendo quello che è il concetto della sostenibilità.

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In Inghilterra sono arrivati ad abbattere un’icona come Wembley, in Italia si fa fatica ad abbattere qualsiasi tipo di strutture. Le difficoltà sono proprio legate alla burocrazia, che prevede tanti passaggi e tante autorizzazioni”.

L’analisi del dirigente nerazzurro prosegue:

“Per questo, prima di arrivare a un’autorizzazione finale, c’è quasi uno scoramento da parte di potenziali investitori, perché il tempo sicuramente non gioca a favore. Qual è il rimedio? I grandi stadi sono di interesse nazionale, sono strutture che dovrebbero far capo al Ministero delle Infrastrutture, quindi eviterei i passaggi dal Comune, provincia, sovrintendenza e tutto questo iter burocratico.

C’è troppa lentezza: ci vuole più immediatezza e meno burocrazia”.

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Le parole di Marotta sul rinnovo di Inzaghi:

“È trascorso pochissimo tempo dal termine di una stagione meravigliosa e indimenticabile per la storia della nostra Inter, nella quale abbiamo conquistato altri due trofei, la Supercoppa e il ventesimo scudetto.
Tutti noi abbiamo ancora nel cuore le immagini dei tifosi in festa che invadevano le strade di Milano e una meravigliosa piazza Duomo che tingeva il cielo dei nostri colori.

Oggi iniziamo un nuovo cammino insieme, la nostra maglia sarà impreziosita dal tricolore e dalla leggendaria seconda stella, che porteremo con noi per anni.
Insieme a noi avremo ancora mister Simone Inzaghi.
Con grande piacere voglio comunicarvi che il rapporto con Simone continuerà fino al 2026, con la speranza di proseguire ancora oltre.

Simone è il nostro bravissimo condottiero, in questi anni ha consolidato la nostra leadership e plasmato un gruppo vincente, che rispecchia i valori dello sport.
La nostra proprietà ha raccolto il senso di tradizione, di appartenenza, il valore del nostro club.

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Oaktree ha sin da subito dimostrato la volontà di mantenere la società ai vertici del nostro calcio.
La solidità della proprietà, unita all’impegno del management, è la miglior garanzia per i tifosi. L’Inter è consapevole del ruolo da protagonista nel sistema calcio e delle responsabilità che un club così seguito assume verso gli appassionati”.

(Foto: Depositphotos)

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