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Un Benevento alla sesta, a valanga sul baby Taranto all’esordio stagionale in Coppa Italia
Benevento in surplace tennistico alla “prima”, della nuova stagione, dove allo specchio si presentava un dramma sportivo annunciato, quello del Taranto, all’esordio stagionale nella Coppa Italia di serie C.
La squadra di Auteri ha avuto ragione dei pugliesi, sbarazzandosi agevolmente della squadra di Cazzarò per 6-0.
La squadra pugliese sta viaggiando nel caos più totale dopo l’impossibilità di utilizzare lo stadio comunale, a causa di ristrutturazioni per i futuri Giochi del Mediterraneo, e le conseguenti dimissioni del presidente Giove e gli addii di alcuni calciatori, dovuti soprattutto all’incertezza di ricevere uno stipendio a fine mese, poiché l’assetto societario in questo momento appare incerto.
Al dg Lucchesi tutto il peso della responsabilità, soprattutto di provare a fare risultati, in Coppa come ad avvio di campionato, in una condizione a dir poco incresciosa, dove persino il tecnico Capuano e il suo vice Zangla non si sono presentati agli allenamenti, scegliendo di presentare un certificato medico e di fare un passo di lato in attesa di uno sblocco della situazione societaria, soprattutto sul piano degli stipendi.
Una situazione che l’allenatore, originario di Salerno e da due anni alla guida dei tarantini, non immaginava minimamente, manifestando la possibilità di una risoluzione consensuale del contratto.
Se il Taranto, con una rosa assai rimaneggiata, appariva appeso ad un filo mantenuto dalla sua Primavera (cinque i 2006 e cinque i 2007 tra titolari e riserve) e con un nuovo allenatore (per il momento a tempo) in panchina, il Benevento vedeva la strada già spianata al prossimo turno. E infatti ha dovuto soltanto confermare le previsioni della vigilia.
Ceduto Marotta e fermo ai box, in attesa di una nuova squadra, Ciciretti, in questa sessione di calciomercato i giallorossi si sono regalati acquisti di sciabola come quelli di Manconi dal Modena e di Lamesta dal Rimini; mentre sono in uscita almeno altri 5 giocatori tra cui Letizia, Acampora e Viviani.
Tre pezzi da novanta mancanti che, se non sostituiti adeguatamente, faranno scendere drasticamente il valore tecnico dei reparti.
Altri colpi di mercato di rilievo, per il momento, non si vedono per la società di Vigorito che campa del “non detto” di non voler riassaporare i fasti della B, ma l’altra medaglia del “non detto” è che, in realtà, non vedrebbe (giustamente) l’ora di ritornarci. Sfida, alla vigilia, senza dubbio sbilanciata, ma pur sempre un buon banco di prova per il Benevento a 15 giorni dall’inizio del campionato.
Nelle file della Strega erano indisponibili Nardi, Simonetti, Agazzi e Avolio.
Nonostante la difficile situazione del club, un gruppo di 33 tifosi del Taranto si sono comunque presentati a Benevento, al seguito dei rossoblu. Aspra la loro contestazione, ad inizio gara, all’uscente e dimissionario presidente Giove, con uno striscione dato alle fiamme sugli spalti. Una ferita aperta e sanguinante difficile da mandare giù in questo inizio di stagione decisamente in salita.
PRIMO TEMPO
Benevento in completa nonchalance, con la consapevolezza e la sicurezza sia della partita facile sia del non sprecare troppe energie in questo primo appuntamento ufficiale d’agosto. Si fa trovare puntuale il bomber Lanini già al secondo minuto di gioco.
Asse perfetto con Talia e prima conclusione respinta da Lafortezza. Lo stesso Talia, poi, non raccoglie i frutti dell’azione, calciando clamorosamente alto.
Spazio ad una nuova mischia già al 6’ minuto. Ma tra Manconi, Talia Lanini non riescono a piazzare la zampata giusta finchè la sfera arriva ancora dalle parti del centravanti piemontese che di testa insacca.
Raddoppio della Strega al 14’. Una parabola telecomandata alla playstation di Lamesta, perfetto sul filo del fuorigioco, per Manconi: stop al volo con palla a seguire a saltare un già spiazzato Lafortezza e comodissima conclusione a porta vuota.
La terza rete della serata arriva sette minuti dopo, al 21’.
Dialogo tra Talia e Manconi con conclusione forte di destro dalla distanza, sporcata dall’estremo difensore del Taranto.
Con la gara già chiusa a meno di un terzo dalla durata del match, e con la qualificazione in cassaforte, il Benevento si limita a controllare, non disdegnando di continuare ad “allenarsi” per provare schemi e tattiche. E qualche assolo solista.
Come quello di Pinato del 31’ che prova un siluro dalla distanza che finisce di poco alto. Al 39’ poker del Benevento che chiude definitivamente i giochi. S’invertono le parti con Lanini a fare da assist-man per Lamesta che si defila leggermente per far partire una saetta di sinistro imprendibile per Lafortezza.
SECONDO TEMPO
Tra un incitamento dei tifosi ospiti a ritirarsi e una spinta del pubblico di casa a continuare a spingere sull’acceleratore, il Benevento mette in pratica la copia della gara vista nel primo tempo. Dalla destra assist a campanile di Berra per Lanini che stacca di testa, parata in due tempi di Lafortezza.
Pochissime emozioni nella ripresa con il Benevento che si limita a controllare un match già messo in ghiaccio.
Ma al 64’ il neoacquisto Lamesta decide di provare un’azione in solitaria. Parte da posizione defilata sulla destra, salta Pompameo e Cappilli e la piazza con un sinistro magico per il pokerissimo della serata e la sua doppietta personale all’esordio al Vigorito. Dieci minuti dopo arriva la tripletta del centravanti piemontese su punizione.
La posizione è sempre decentrata sulla destra. La palla è ferma davanti a lui. Lamesta la tocca deliziosamente sul secondo palo alla destra di Lafortezza, citato stasera purtroppo soltanto per i palloni che ha dovuto raccogliere nella rete.
Sei a zero e il Benevento, finalmente sazio, sta. Partita conquistata dalla squadra di Auteri fin da subito, abbastanza facilmente, e controllata bene contro un Taranto non certo competitivo, una palestra sicuramente positiva per i tanti Primavera scesi in campo. Ma non sono certamente questi i banchi di prova importanti per la squadra di Auteri.
Era comunque fondamentale portare a casa la qualificazione al prossimo turno e l’obiettivo è stato pienamente centrato.
IL TABELLINO
Benevento (4-3-3)
Paleari; Berra, Meccariello, Capellini, Viscardi (62’ Sena); Pinato, Talia, Prisco (72’ Carfora); Lamesta, Manconi (72’ Perlingieri), Lanini (62’ Starita).
All. Auteri
Taranto (3-5-2)
Lafortezza; Cappilli, Enrici, De Santis; Mastromonaco, Ferente (1’ s.t. Pompameo), Matera (75’ Tancredi), De Luca, Ferrara; De Marchi, Capone (84’Tursi)
All. Cazzarò
Arbitro: Sacchi di Macerata
Reti: 6’ Lanini (B), 14’ Manconi (B), 21’ Talia (B), 39’ Lamesta (B), 64’ Lamesta (B), 76’ Lamesta (B)
Ammoniti: Matera (T), Berra (B)
Recupero: 1’ primo tempo; 2’ secondo tempo
(Foto: Depositphotos)