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In Campo con Garbo – L’analisi della 1ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 4 minuti

Ritorna la Serie A e come di consueto ritorna anche la nostra rubrica “In campo con Garbo”, dove attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo riviviamo i temi più salienti della giornata di campionato appena trascorsa.

Il nostro primo appuntamento ci mette subito davanti alla debacle del nuovo Napoli di Antonio Conte contro il Verona e i passi falsi di Inter, Roma e Milan cha pareggiano con Genoa, Cagliari e Torino.

Direttore Garbo, prima giornata ricca di emozioni…

“Si, ma prima di andare nello specifico ci tenevo a sottolineare una cosa fondamentale: è una cosa assurda che il campionato debba cominciare con il calciomercato aperto e soprattutto trovo incredibile che ci siano situazioni di calciatore come Osimhen. Lookman e Koopminers che arbitrariamente decidono di non scendere in campo per i loro club.

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Sarebbe giusto che ci fossero norme che tutelino gli investimenti dei club su questi calciatori, che non hanno alcun rispetto di chi li paga, visto e considerato che sono vincolati da contratti da loro stessi firmati. Introdurrei delle salatissime multe non solo per i calciatori ma anche per i loro agenti (vedi caso Di Lorenzo).

Sul calendario pare che già serpeggi qualche proposta per posticipare l’inizio del campionato a fine mercato, ma pare che la Liga voglia aspettare per non subire l’assalto delle squadre arabe il cui mercato chiude molto più tardi.

Spero di cuore che questo possa verificarsi già a partire dalla prossima stagione.

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Un commento sulla prima giornata?

“La prima giornata come sappiamo è un enorme incognita per tutti. Certo il risultato più clamoroso è la sconfitta del Napoli a Verona, ma anche le altre hanno “steccato”, tranne la Juventus che però ha giocato contro il neo promosso Como. Questo è chiaramente dovuto alla preparazione delle squadre piccole che puntano a fare un inizio sprint per dare noie alle grandi, e pare che ci siano riuscite”.

Direttore parliamo della prima nobile decaduta: la cura Conte sembra non aver ancora sortito effetti in casa Napoli…

“Ci sono un pò di cose che ci sarebbero da dire: Antonio Conte non ha la bacchetta magica, è ovvio, ma credo che una parte di responsabilità in questa sconfitta ce l’ha anche lui. Per intenderci, ho trovato leggermente fuori luogo le sue dichiarazioni pre gara, mi spiego: dire in conferenza stampa che sei all’anno zero e che lo Scudetto di due anni fa è il frutto del caso potrebbe aver avuto delle conseguenze negative sulla squadra, che per nove undicesimi è la stessa che ha vinto il campionato due stagioni fa.

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Comprendo le lamentele di Conte per una rosa non completa, ma bisogna capire che siamo in Italia, che i soldi sono pochi e che il Napoli al momento, al netto di altri acquisti, è la squadra che ha speso di più anche per pagare lui e il suo gigantesco staff.”

L’Inter stecca la prima in casa del Genoa…

“Per me la squadra di Inzaghi resta la più forte del campionato. Ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione ed ha aggiunto due colpi importanti come Zielinski e Taremi. E arrivato un pareggio inaspettato perchè Bissek se non ci mette il braccio all’ultimo secondo la partita è praticamente vinta. Il pareggio ci può stare visto e considerato che le altre non hanno fatto meglio. Complimenti al Genoa che ha fatto un ottima partita”.

Anche il Milan sembra ancora un cantiere a cielo aperto..

“Bhe si, al Milan si sono riscontrati gli stessi problemi della scorsa stagione. In attacco funziona discretamente ma in difesa ci sono ancora tante cose da registrare.

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Da Pioli a Fonseca poco e cambiato, se poi ci aggiungiamo che ha Leao che continua a funzionare ad intermittenza, diciamo che per il portoghese c’è ancora tanta strada da fare”.

L’Atalanta sembra inarrestabile: regina del mercato e quattro gol al Lecce…a cosa potrebbe ambire la Dea?

“Ho sempre pensato che l’Atalanta di Gasperini con qualche innesto di qualità potrebbe essere l’avversario numero uno dell’Inter per la vittoria del campionato.

Una squadra che ha seguito alla lettera le indicazioni del suo allenatore, costruendo un progetto vincente iniziato almeno sei anni fa. Ha saputo sopperire ad un estate difficile su tutti i fronti: l’infortunio di Scamacca, il possibile addio di Koppminers e il mal di panci di Lookman, tutto sembra non scalfire il grande lavoro di Gasperini.

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Credo che l’Atalanta se riesce a rispettare le attese potrebbe essere la vera antagonista dell’Inter per la vittoria dello Scudetto.”

La Juventus straccia il Como. Buona la prima per Thiago Motta?

“Si buona la prima per Thiago Motta che però ha ancora molto da lavorare. La cosa positiva, ed è quello di cui ha bisogno il nostro campionato. è che l’ex allenatore del Bologna ha preso questo giovanotto belga Samuel Mbangula e l’ha lanciato in campo dal primo secondo.

Il calciatore ha ripagato alla grande la fiducia del suo tecnico che ha lanciato un messaggio forte e chiaro: La Juventus sta tornando, con una nuova linea e fortunatamente sembra essere una linea verde.

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In casa Roma tiene banco il caso Dybala. Lei lo cederebbe?

“Si. Paulo Dybala è sicuramente un giocatore fortissimo, ma ha quasi trentadue anni e una forma fisica molto precaria, in una stagione di trenta partite riesce a giocarne massimo dieci e questo a De Rossi e alla Roma non può bastare. Poi non trascuriamo il lato economico: l’offerta araba gli consentirebbe alla sua età di guadagnare una cifra astronomica e alla Roma di fare una piccola plusvalenza.

Quindi si, per me sarebbe da folli rifiutare una cosa del genere, sia per il club sia per il calciatore”.

La Lazio parte col botto, cosa pensa del nuovo allenatore Baroni?

“Marco Baroni è un buon allenatore e una brava persona. La vittoria contro il Venezia è un ottimo inizio, ma la caratura dell’avversario non ci permette di spingerci troppo oltre. Credo che Baroni sia un ottima scelta per la Lazio, memore anche della grandissima salvezza ottenuta sulla panchina del Verona l’anno scorso, dove praticamente gli avevano venduto tutti i calciatori a gennaio”.

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Chi lotterà per la salvezza?

“Quanto alle altre squadre, diciamo che la lotta sembra essere quella che ha visto coinvolti i club della scorsa stagione: Empoli, Cagliari, Verona e l’aggiunta di Como e Venezia che non sono partite con il piede giusto, complice anche un calendario non proprio felice.”

(Foto LBDV)

 

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