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Angolo del tifoso

ANGOLO BOLOGNA – La ricreazione è finita

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Vincenzo Italiano Fiorentina
Tempo di lettura: 2 minuti

Giornata da dimenticare per Il Bologna di Italiano che al Maradona perde contro il Napoli 3 a 0.

WHERE THE DREAM COME TRUE

Ieri sera siamo tornati nello stadio dove il sogno è diventato realtà e l’11 maggio abbiamo conquistato sul campo la qualificazione in Champions.

Gli stati d’animo erano sicuramente differenti rispetto a quel pomeriggio quasi estivo, un mister diverso, un gioco diverso, una serie di interpreti cambiati e davanti un Napoli ancora cantiere aperto come noi,  ma ferito dalla figuraccia di Verona.

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PRIMO TEMPO

Conte ritrova Buongiorno e Kvaratskhelia che sono ossigeno puro e decide di giocare di rimessa aspettando il Bologna, raddoppiando sempre sulle fasce e lasciando ai Felsinei il controllo del pallone.

Italiano si presenta con la squadra reduce dal pareggio con l’Udinese con il solo Fabbian a sedere, perde Erlic dopo poco per infortunio, e cade nella trappola preparata dal tecnico partenopeo.

Il Bologna fa molto giro palla ma a parte un’imbucata di N’Doye per Castro, dove il ragazzo si fa irretire da Meret,  non costruisce nulla di pericoloso mentre il Napoli pronto a lucrare sugli errori del Bologna costruisce in contropiede tre occasioni per passare in vantaggio sciupate dai sui attaccanti fino ad arrivare all’invenzione del georgiano che manda in gol capitan Di Lorenzo nel recupero di tempo.

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SECONDO TEMPO

Ti aspetti qualche cambio nell’intervallo da parte del Bologna ma si ripresenta lo stesso undici che ha finito il primo tempo: Orsolini continua a litigare con il pallone, Moro sembra un pesce fuor d’acqua e Castro continua a fare a spallate contro la difesa partenopea ma è troppo solo per poter incidere sulla gara.

Si arriva al sessantesimo con lo stesso piano tattico della partita, il Bologna che fa giro palla e il Napoli che aspetta e subito dopo il triplo cambio del Bologna che vede l’ingresso di Karllson, Odgaard e Miranda sono gli azzurri a raddoppiare sull’ennesima leggerezza degli ospiti con Kwaratskhelia che si fa trenta metri da solo e complice una deviazione di Beukema segna.

Il Bologna non dà mai la sensazione di poter accorciare e si arriva alla fine con il sigillo del cholito Simeone che regala a Conte il sorriso per la terza marcatura dei suoi ragazzi.

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LA RICREAZIONE E’ FINITA

Il tempo dei rimpianti, degli sliding door, di quello che poteva essere ma non è stato è finito,

C’è un nuovo mister che deve cercare al più presto di dare la sua identità a questa squadra con l’aiuto della società e del mercato ma deve essere bravo a mantenere alta quella consapevolezza che i giocatori avevano guadagnato con il suo predecessore.

Il Bologna di ieri ha bisogno di pazienza e di calore da parte dei tifosi, non di mugugni e malumori.

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(Foto: DepositPhotos)

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