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Mondo del calcio in lutto: Addio a Sven Goran Eriksson

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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson, uno degli allenatori più noti e rispettati a livello internazionale. Eriksson si è spento questa mattina all’età di 76 anni nella sua abitazione, circondato dall’affetto della sua famiglia.
Da diverso tempo lottava contro un cancro al pancreas, una battaglia che ha affrontato con grande dignità fino alla fine.

Un carriera straordinaria

Sven Goran Eriksson ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio mondiale. La sua carriera di allenatore, iniziata negli anni ’70, lo ha portato a guidare alcune delle squadre più prestigiose in Europa e nel mondo.
Dal Benfica alla Lazio, dall’Inghilterra alla Roma, il tecnico svedese è stato protagonista di numerose vittorie e ha contribuito a scrivere pagine importanti del calcio internazionale.

Un pioniere in Europa

Eriksson è stato uno dei primi allenatori stranieri a ottenere grande successo in Italia, dove ha conquistato con la Lazio uno storico Scudetto nella stagione 1999-2000, insieme a una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
La sua capacità di gestire squadre composte da grandi talenti, mantenendo sempre un profilo di professionalità e competenza, lo ha reso una figura rispettata in tutte le leghe in cui ha operato.

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L’esperienza con l’Inghilterra

A livello internazionale, Eriksson è forse meglio ricordato per il suo periodo come commissario tecnico della Nazionale Inglese, ruolo che ha ricoperto dal 2001 al 2006. Sotto la sua guida, l’Inghilterra ha raggiunto i quarti di finale nei Mondiali del 2002 e del 2006, e agli Europei del 2004, pur non riuscendo a superare quel limite. Nonostante le critiche per il mancato raggiungimento di traguardi maggiori, Eriksson è stato ampiamente apprezzato per il suo approccio tattico e per la sua capacità di gestire una squadra sotto la pressione dei grandi palcoscenici.

Un uomo di grande classe

Oltre ai successi sul campo, Sven Goran Eriksson è stato sempre ammirato per il suo stile distinto e la sua compostezza, sia dentro che fuori dal campo. La sua eleganza, sia nella gestione del gruppo che nei rapporti con la stampa, ha contribuito a costruire un’immagine di grande rispetto e professionalità.

Lutto nel mondo del calcio

La notizia della sua scomparsa ha rapidamente fatto il giro del mondo, con numerosi messaggi di cordoglio arrivati da ex giocatori, colleghi allenatori e tifosi, che lo ricordano non solo come un grande tecnico, ma anche come una persona di rara integrità e umanità.

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Con la morte di Sven Goran Eriksson, il calcio perde non solo un grande allenatore, ma anche un vero signore dello sport. Il suo ricordo vivrà a lungo nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui.

Negli scorsi giorni Eriksson aveva rilasciato un’ultima intervista, si trattava di un bellissimo messaggio nei confronti dei giovani:

“Vivete la vita sino in fondo. Io ho avuto una bella vita, forse anche troppo bella. E per questo si deve pagare – ha detto riferendosi alla sua malattia -. Abbiamo tutti paura della morte, ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, era un brav’uomo. Ma so che non tutti lo diranno. Spero comunque che mi ricorderete come un ragazzo positivo, che ha sempre cercato di fare tutto il possibile”.

(Foto: Depositphotos)

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