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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Abilità culinaria

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Vlahovic Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

La Juventus conquista la vetta solitaria della classifica con una squillante vittoria esterna per 3 a 0 a Verona.

Anche se il gruppo definitivo non è ancora stato messo a punto, lo chef Thiago Motta dimostra di saper amalgamare a dovere gli uomini a sua disposizione.

I nuovi acquisti come l’acciaccato K. Thuram o l’indolenzito Douglas Luiz sono fuori causa? Il prezzemolo tuttofare Koopmeiners non ha ancora fatto capolino alla Continassa? Gli arrivi dell’ultima ora, Nico Gonzalez e Francisco  Conceição, sono tesserati ma non arruolabili per la partita? Nessun problema, il mister sa come tirar fuori comunque un piatto gustoso combinando abilmente gli ingredienti che ha sottomano. Abilità culinaria.

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Fantasia e razionalità

L’ex allenatore del Bologna ha sfruttato la lunga fase del precampionato per conoscere a fondo i suoi nuovi giocatori. Era consapevole che, dati i tempi lunghi delle trattative, i pezzi pregiati del calciomercato sarebbero sbarcati molto tardi al suo centro d’allenamento. Di conseguenza, era necessario ottimizzare le risorse e valorizzare al massimo gli effettivi. Alternando fantasia e razionalità.

Nel primo caso, l’energia anarchica di un distratto terzino come Timothy Weah doveva essere canalizzata al meglio, trasformandolo in un indiavolato incursore nella metà campo avversaria.

Nel secondo, invece, una sfiduciata mezzala come Locatelli andava rivitalizzata, reinventandolo playmaker davanti alla difesa. Elementi già conosciuti, ma ripresentati in veste completamente diversa per dare un nuovo sapore al gioco della squadra. Abilità culinaria.

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Abbinamento ideale

E, in attesa di sperimentare i nuovi componenti della sua dispensa, il cuoco bianconero combina quelli che ha già in una miscela esplosiva. Un pizzico di inventiva di stampo turco, ovvero Kenan Yildiz, abbinata alla straripante fisicità tutta slava di Dusan Vlahovic.

I due si conoscono già, sotto la guida del tecnico italo-brasiliano hanno imparato a farlo ancora meglio. L’imprevedibile fantasia del primo al servizio del fiuto da bomber del secondo in un abbinamento ideale. Quando il fantasista ottomano sfodera il suo sinistro e si esibisce nei suoi giochi di prestigio, il cannoniere serbo ha già attaccato la profondità.

Il pallone gli arriva con il contagiri e, anche se circondato dagli avversari, sa quali movimenti fare per liberarsi al tiro e gonfiare la rete avversaria. Il primo gol al Verona è un assaggio di quello che si spera diventi una specialità del menu della squadra guidata da Thiago Motta. Abilità culinaria.

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Pietanze nuove

Ma l’estro del neo gestore della cucina bianconera non si limita al perfezionamento di piatti già conosciuti.

Le giocate sopraffine di Yildiz e le progressioni di Vlahovic sono solo la prima portata di un pasto decisamente variegato. Già alla partita precedente l’allenatore si era preso il lusso di presentare una pietanza completamente sconosciuta ai tifosi come Samuel Mbangula.

E il sapore esotico dell’esterno belga-congolese aveva solleticato il gusto della platea con una rete di pregevole fattura. Il ragazzo viene ripresentato anche in questa occasione e non delude le aspettative. Il suo bilancio parla di un assist ad un altro coniglio tirato fuori dal cilindro dell’allenatore.

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Questa volta il piatto nuovo è il terzino Nicolò Savona. Poco più di vent’anni ma mentalità e gambe da veterano. Si prende con autorità la fascia di competenza, mette il bavaglio all’avversario diretto e, alla prima occasione, incorna in rete l’invito del compagno per il raddoppio juventino.

Ringraziamenti dovuti in egual misura all’intuito del mister e alla sagacia dell’esterno. E’ un film già visto la settimana scorsa, probabile che lo vedremo ancora. E ci abitueremo a vedercelo servire. Abilità culinaria.

Anche il dessert

Tuttavia, l’appetito vien mangiando e, non soddisfatto di quanto già messo a referto, l’esuberante Mbangula si produce in una incursione che frutta un calcio di rigore.

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Sul dischetto va l’implacabile cecchino Vlahovic per fissare il risultato finale sul 3 a 0 e mettere in cassaforte la vittoria, abbellita da una sua personale doppietta.

Un successo senza discussioni, una dimostrazione di forza. E, in attesa di vedere che sensazioni (e sapori) daranno i nuovi acquisti è chiaro che la cena, compresa di dessert, offerta dallo chef Thiago Motta è più che sufficiente a saziare a dovere lo stomaco affamato della tifoseria bianconera.

Abilità culinaria.

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(Foto: Depositphotos)

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