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Angolo del tifoso

ANGOLO AVELLINO: Avellino – Giugliano 1-1, il secondo album è sempre il più difficile…

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Avellino Serie C
Tempo di lettura: 3 minuti

Finisce 1 a 1 il monday night match del Partenio tra Avellino e Giugliano, ed è un pareggio che per gli ospiti suona come una vittoria, mentre per i padroni di casa apre un periodo di riflessioni e di nevrosi che per una squadra partita per essere al vertice del campionato, è un boccone davvero duro da digerire.

Dopo la batosta di Picerno ci si aspettava tutt’altra garra dagli uomini di Mr. Pazienza, che invece sono scesi in campo seguendo il dogma di non prenderle prima di darle e hanno palesato limiti fisici e mentali sinceramente preoccupanti.

Il primo tempo

L’undici iniziale è rimasto quasi invariato rispetto alla prima di campionato, con D’Ausilio esterno destro di centrocampo al posto di Sannipoli e il tandem Gori-Russo in attacco. Anche i risultati nella costruzione di gioco, purtroppo sono rimasti invariati rispetto alla scoppola di Picerno e al pronti via l’Avellino prova subito a imporre il suo passo, risultando presto arruffone e precipitoso.

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Nei primi minuti i biancoverdi creano diverse occasioni da goal ma già al 14′ una clamorosa distrazione della retroguardia irpina stava per risultare fatale e solo la grazia concessa da Padula ha evitato agli irpini l’onta del goal subito alla prima occasione utile.

Passano i minuti e i lupi perdono sempre di più le briglie della gara.
Il centrocampo rimane sui blocchi e gli inserimenti in avanti sono sempre più macchinosi, con le punte Gori e Russo che faticano a trovare spazi nel cuore della difesa ospite.

E ad andare lemme lemme il rischio è grosso, tanto grosso che al 34′ è di nuovo il Giugliano ad avere un’occasione ghiottissima sul tiro a giro di Padula che trova sulla sua strada un miracoloso Iannarilli.

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E non è finita qui. Minuto 39, il Giugliano costruisce bene e porta tre giocatori in contropiede nell’area ospite. Frascatore cade ingannato dal dribbling di Ciuferri che poi è bravissimo a trovare il guizzo vincente. 1-0 Giugliano e gelo che cade su di un Partenio finora caricato a pallettoni dalla Sud.

Il secondo tempo

Ci si aspettava un Avellino diverso, o quantomeno arrembante alla ripresa, e invece nuovamente gli irpini escono dagli spogliatoi con la chiara intenzione di non uscire dalla partita e di provare a recuperarla di cesello.

Così al 59′ arriva il goal del pareggio a firma Sounas. Pazienza ha chiesto ai suoi di imbastire trame più fitte, e senza effettuare cambi è riuscito a dare più compattezza e sostanza alla manovra. Spingi spingi che alla fine qualcosa succede, sembra essere il mantra del mister avellinese, e proprio su un’azione corale, alla fine è il colpo di testa di Sounas a impattare il risultato e a dare nuova linfa vitale ai lupi.

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Linfa che però si esaurisce in un amen, perchè gli avversari tengono botta e giocano bene concedendo pochi spazi e commettendo quasi mai errori o distrazioni.
Così al triplice fischio finale partono forti i fischi di tutto il Partenio nei confronti della squadra, e la sensazione che la settimana che ci separa dalla prossima gara interna col Cerignola, in casa Avellino sarà tutt’altro che tranquilla.

Il secondo album è sempre il più difficile

E veniamo al titolo del pezzo, che ai più potrà ancora sembrare oscuro o poco attinente con quanto visto stasera, ma ci tengo a spostare il focus su Michele Pazienza, che l’anno scorso arrivò ad Avellino come giovane allenatore di belle idee e speranze e che diede subito un’impronta concreta e aggressiva alla squadra, riuscendo, anche senza centrare l’obiettivo promozione, a farsi riconfermare su di una panchina calda come quella irpina.
Ebbene, vale anche qui quel verso di Caparezza secondo il quale il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista.
Perchè Pazienza ora non ha più scuse, in conferenza stampa ha confermato le sue idee tattiche e ha dichiarato che l’Avellino è una squadra forte che andrà lontano, ma che ha ancora bisogno di tempo per rivelare al mondo i frutti del suo lavoro.
E sarà difficile, tremendamente difficile perchè la ferita è aperta e sanguinante, e la si potrà richiudere solo a colpi di belle prestazioni e di vittorie.

Il tabellino

Avellino (3-5-2): Iannarilli; Cancellotti, Armellino, Frascatore (83′ Enrici); D’Ausilio, Sounas, Palmiero (76′ Redan), De Cristofaro, Liotti (93′ Cancellieri); Russo, Gori (83′ Vano). A disp.: Guarnieri, Marson, Rigione, Rocca, Patierno, Sannipoli, Benedetti, Arzillo, Llano. All.: Pazienza

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Giugliano (4-3-3):Barosi; Valdesi (85′ Minelli), Solcia, Caldore, Oyewale; Giorgione, De Rosa (61′ Celeghin), Maselli (76′ Acella); Ciuferri, Padula (76′ De Paoli), Njambe (61′ D’Agostino). A disp.: Russo, Esposito M., Romano, Masala, La Vardera, Peluso, Nuredini, Esposito G. All.: Bertotto

Arbitro: Djurdjevic di Trieste

Marcatori: 42′ Ciuferri (G), 60′ Sounas (A)

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Ammoniti: Liotti, Cancellotti (A), De Rosa, Njambe, Solcia, Maselli, De Paoli (G)

(Foto: Depositphotos)

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