Hamsik: “Porte aperte per il Napoli”

Una delle ultime bandiere del calcio moderno è stato senza dubbio l’ex capitano del Napoli Marek Hamsik. Simbolo della rinascita partenopea dal lontano 2007.

Il centrocampista slovacco ancora oggi è il recordman di presenze, rimasto indelebilmente nel cuore di tutti i tifosi del Napoli per aver mantenuto la maglia azzurra come seconda pelle per quasi tutta la sua carriera.

Coinvolto ora nello staff tecnico della sua Slovacchia a gli ordini di Francesco Calzona, Marek Hamsik alle pagine del Corriere dello Sport ha aperto le porte ad un possibile ritorno al Napoli, in veste dirigenziale, e ha spiegato come questo non sia accaduto già lo scorso anno, quando a rifiutato la chiamata di Francesco Calzona.

“Ho un ottimo rapporto con il presidente Aurelio De Laurentis, va solo ringraziato per quello che ha costruito partendo dal fallimento. Merita solo applausi.

Devo dire grazie a Reja per avermi lanciato, ma ho preso qualcosa da ognuno. Con Sarri, però, mi sono goduto il calcio più che con gli altri. All’epoca conobbi anche Calzona, era il suo primo collaboratore”

Sul rifiuto a Calzona lo scorso anno..

“Ho voluto restare con famiglia e figli e curare la mia Academy. Però l’esperienza con lui in nazionale è fantastica, sto imparando tanto: è un maestro, un modello e un amico insieme”.

Sulla scelta di Conte

“Scelta forte della società, un allenatore di enorme esperienza e di successo. Sappiamo tutti chi è e come lavora: è il nome giusto dopo la situazione che si è creata nella scorsa stagione. Ha avuto Lukaku che è fortissimo, e può tranquillamente arrivare ai 20 gol”.

Promessa al presidente azzurro?

“Mi ha detto che quando mi sentirò pronto, le porte del club saranno sempre aperte per me. Io mi vedo più allenatore, per diventarlo del Napoli credo ci voglia ancora un bel po’.

Ha qualche rimpianto?

“Lo Scudetto perso con Sarri. Quel giorno a Firenze, chi lo dimentica. Anche il secondo anno di Serie A è stato difficile. Momento più bello? Forse la Coppa Italia vinta con la Juve nel 2012”.

(Foto DepositPhotos)