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Roma: Addio ad Alicicco, il medico campione
Se ne è andato Ernesto Alicicco, una figura indimenticabile nella storia della Roma, il medico sociale che per più di vent’anni ha accompagnato la squadra giallorossa nei suoi momenti più gloriosi.
Alicicco non era solo il medico, era un simbolo per i romanisti, sempre pronto a scattare sul campo, cravatta al vento, per soccorrere i giocatori che portarono la Roma in trionfo. Con lui al fianco, infatti, la Roma vinse due Scudetti e si rese protagonista di alcuni dei momenti più iconici della sua storia.
Prima di approdare alla Roma, Alicicco aveva avuto una carriera nel calcio come portiere, giocando nel Siena insieme a Carlo Mazzone, un’altra figura leggendaria del calcio italiano. Dopo il ritiro, divenne medico sportivo, iniziando il suo percorso alla Lazio sul finire degli anni ’60.
Ma fu nel 1978 che la sua strada incrociò quella della Roma, grazie a Gustavo Giagnoni, allora allenatore giallorosso, che lo volle nella squadra dopo averlo conosciuto durante la loro carriera da calciatori.
La presidenza Viola
Quando Dino Viola divenne presidente della Roma, Alicicco temette che il suo tempo al club fosse giunto al termine, come suggerivano alcune voci giornalistiche dell’epoca. Ma Viola, con la sua consueta schiettezza, lo rassicurò: “Lei crede ai giornali? Sappia che nella Roma comando io. Lei resta qui per un anno. Se è vero quello di bello che mi hanno detto di lei, resterà”. E così fu: Alicicco rimase per oltre vent’anni, a parte una breve pausa tra il 1991 e il 1993.
Sotto la sua cura, la Roma vinse lo Scudetto del 1983 e, come coordinatore sanitario, anche quello del 2001.
Curiosamente, Alicicco non nacque tifoso della Roma, ma ciò che fece per il club e i ricordi che ha lasciato lo rendono una figura eternamente legata ai colori giallorossi. La sua dedizione e il suo affetto verso la squadra hanno trasformato quell’iniziale distacco in un amore che lo ha accompagnato per tutta la carriera.
Oggi la Roma e il mondo del calcio piangono una perdita dolorosa. Alicicco non era solo un medico, era un pilastro della squadra, un testimone privilegiato di decenni di successi e sacrifici.
(Foto: DepositPhotos)