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In campo con Garbo – L’analisi della 4ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 3 minuti

Riprende la Serie A dopo la sosta per le partite di Nations League, e come di consueto riprende il nostro appuntamento con “In campo con Garbo”, dove attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo riviviamo i temi più importanti del nostro campionato.

Vincono Napoli, Atalanta e Lazio mentre pareggiano Roma, Juventus ed Inter. Pareggio che costa carissimo a Daniele De Rossi che viene sostituito sulla panchina giallorossa da Ivan Juric.

Direttore, clamoroso colpo di scena in casa Roma. Come giudica questo cambio?

“Onestamente la trovo una scelta scellerata, non solo l’esonero di Daniele De Rossi ma anche la scelta del suo sostituto Ivan Juric. Il croato è un allenatore che a livello europeo non ha alcuna esperienza, in Italia ha sempre allenato squadre medio-piccole raccogliendo sicuramente ottimi risultati ma Roma è un altra cosa.

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Quali potrebbero essere stati, secondo lei, le motivazioni dell’allontanamento di De Rossi?

“Fondamentalmente credo che De Rossi non abbia gradito il mercato impostato dalla società. Aveva pianificato la sua squadra puntando sul giovane Soulè e non sul più esperto Dybala, che ha dovuto schierare a furor di popolo sia contro l’Empoli che contro il Genoa.

Pare che l’unico giocatore sia Manu Konè, e credo sia troppo poco per un allenatore a cui è stato rinnovato il contratto non appena quattro mesi fa.

Quando fai un rinnovo di contratto così lungo stai dicendo che credi fermamente nel tuo allenatore e devi proteggerlo quando le cose vanno male, questo non è accaduto e la trovo una cosa davvero sgradevole.”

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Passiamo ad un altro allenatore sulla graticola: Il Milan di Paulo Fonseca sembra essere una squadra senza anima, lontana parente di quella delle scorse stagioni. Quanto rischia il tecnico portoghese?

“Anche ieri sera si ha avuto la netta sensazione che la squadra vada per conto suo e che abbia poche idee e anche confuse. Credo fondamentalmente che Fonseca abbia le ore contante, se non vince il derby c’è il serio rischio che venga esonerato.

Io personalmente con tutto il rispetto farei fuori sia lui che Ibrahimovic, che non si è ancora capito che ruolo abbia all’interno dell’organigramma rossonero e sta portando soltanto scompiglio.”

Il Napoli di Antonio Conte domina a Cagliari e si presenta lanciatissimo allo Juventus Stadium. Sono loro gli antagonisti dell’Inter?

“La squadra ha sofferto ed è ripartita alla grande, difendendo benissimo contando sulla sua nuova stella Romelu Lukaku e concretizzando al massimo lo sforzo offensivo creato.

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Inoltre ha un ottimo centrocampo, non bisogna sottovalutare gli acquisti di McTominay giocatore dal grande fisico e dalla buona vena realizzativa e Gilmour. Ci sono buone possibilità che gli azzurri siano i principali antagonisti dell’Inter per la vittoria finale del campionato.

L’Inter pareggia a Monza, secondo pareggia stagionale per i neroazzurri dopo Genoa. La testa è già alla sfida contro il Manchester City?

“L’Inter ha come obbiettivo stagionale la vittoria della Champions League o quanto meno arrivare fino infondo alla competizione continentale.

Questo significa inevitabilmente perdere qualche colpo in campionato, anche se la rosa dei neroazzurri è profondissima. Già questa sera avremo prova di cosa è capace la squadra neroazzurra contro il Manchester City”.

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La Juventus non va oltre lo zero a zero a Empoli, dove non riesce a sfondare l’ottima difesa toscana. C’è un problema centravanti per la squadra di Thiago Motta?

“Effettivamente sembra che il serbo sia leggermente fuori forma, ma credo che i bianconeri abbiano costruito una rosa completa che ha bisogno di tempo per potersi esprimere al meglio. Già in Champions League contro il Psv la squadra ha giocato molto bene ma credo che in Italia non ci sia la cultura della pazienza.

I bianconeri vanno aspettati, anche il giovane Yildiz ha una maglia pesante da portare, ma ha talento e personalità.ì

L’Atalanta nonostante le tante difficoltà continua a vincere.

“L’Atalanta è una tra le quattro squadre più forti del torneo. Ha un ottimo organico e un grande allenatore che sa fare di necessità virtù. Ceduto Koopminers, fuori Scamacca, fuori Scalvini, fuori Zaniolo, Lookman con il mal di Psg..insomma poteva essere una catastrofe ed invece è sempre la solita Atalanta.

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Il Bologna si prepara ad esordire in Champions League, ma l’avvio di campionato è un disastro. Tutta colpa di Italiano?

“Il Bologna è uscito tragicamente indebolito dal calciomercato inoltre ha preso Italiano che è un allenatore con idee e con principi di gioco da attuare con tempo e lavoro. Credo che anche Italiano sia uno dei profili a rischio esonero in questa prima parte di stagione.

In chiusura un ricordo di Daniele Garbo su Totò Schillaci:

“Seguendo la Nazionale per Italia novanta molto spesso ho incontrato Schillaci durante quel Mondiale e posso dire che era un ottimo professionista oltre che un grande attaccante. Porto nel cuore le notti magiche che ci ha regalato e la sua incredibile convocazione all’ultimo secondo che l’ha portato alla luce della ribalta.

I suoi occhi spiritati dopo ogni gol erano anche i nostri che eravamo fermamente convinti di arrivare fino alla fine in quell’edizione del mondiale. Ricordo con particolare emozione il suo gol contro l’Argentina che aveva illuso tutta la nazione. Grazie a lui abbiamo sognato.”

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(Foto LBDV)

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