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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Il giorno più brutto…finora

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Roma De Rossi
Tempo di lettura: 5 minuti

Alla Roma e ai suoi tifosi si appiccica perfettamente questo meme dei Simpson, dove papà Homer per consolare Bart in una sua brutta giornata usa proprio la frase del titolo di questo indegno sfogo.

E’ quello che ho pensato alle 8.00 di ieri mattina, 18 Settembre dell’Anno Domini 2024. Ho pensato “questo è il punto più basso della nostra storia”…poi mi sono ricordato quante altre volte l’ho creduto e ho cominciato a elaborare e attendere il prossimo.

Analisi dell’esonero di Daniele De Rossi

Non può non percorrere due strade parallele, quella pratica, di campo, e quella emotiva perchè Daniele è la Roma.

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Quando fu messo alla porta Mourinho fu tutto sbagliato, ma sui risultati dopo due anni e mezzo, si poteva discutere. Il portoghese stava comunque deragliando con tutte le componenti. Parlando squisitamente di calcio, esonerare il più titolato e carismatico allenatore in circolazione per affidare la squadra a un neofita, era una pazzia.

Quando il neofita è una bandiera della Roma, è palese la “paraculata” per evitare dure contestazioni (il più titolato era anche molto amato). Non toccando la bandiera Daniele, la paraculata si rivela azzeccata/fortunata.

La squadra, sull’onda dell’entusiasmo e senza l’assillo vero di un obiettivo, comincia a correre e la presenza di DDR riporta emotività tra il pubblico, tanto più che la sua comunicazione, non studiata dettagliatamente a tavolino come il predecessore, ma spontanea e coinvolgente, è altrettanto efficace.

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Quando l’obiettivo si è fatto concreto l’entusiasmo è finito e ci si è accorti che la vera fortuna della squadra è stato Svilar (scelta comunque del mister), perchè la Roma ha vinto partite senza sapere come.

Poi dopo la vittoria col Genoa è finito tutto, crollo di una squadra mediocre, definita forte dal suo nuovo mister, ma che dopo la vergogna di Bergamo ha chiesto di cambiarne una dozzina.

DDR non andava giudicato per i primi sei mesi

Se non si credeva in lui andava ringraziato ed accompagnato alla porta, senza tanti drammi, allenatori ce ne erano. Invece tre anni di contratto a cifre fuori quota per un neofita e squadra rivoluzionata.

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Tolto questo DDR a questo punto aveva il diritto di essere giudicato in toto dopo una preparazione e dopo una stagione completa. Dire prima che fosse un fenomeno, tanto per andare contro Mou, come dire oggi che è un brocco è irrispettoso per qualunque lavoratore.

Il mercato ha consegnato all’allenatore una squadra che può lottare per la Champions, ma con poche possibilità di raggiungerla, dato il gap con le altre. Le prime quattro rimangono avanti e si aggiunge il Napoli con una rosa che ha in mano un poco credibile decimo posto, ma che ha vinto lo scudetto poco prima ed ora è in mano a Conte.

Però, ottimi acquisti, soldi spesi, squadra buona certo. Però mercato tardivo, alcuni nomi DDR ha confessato di non conoscerli, pur apprezzandoli in allenamento, ma di fatto non vedono il campo. L’unica sua richiesta, Konè, arriva all’ultimo giorno e probabilmente grazie ai “problemi” di Danso.

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Non si è fatto nulla sugli esterni, dramma atavico a Trigoria e arrivano due centrali (fortissimi) a mercato chiuso. Tralasciando i disastri in uscita, dove la Roma ha rimediato poco o nulla, la pantomima Dybala.

La questione Dybala

L’argentino, dopo aver rifiutato l’Arabia due volte, viene probabilmente invitato dalla proprietà a rivedere le sue posizioni il 15 agosto, dato che gli “scarti” giallorossi non li vuol nessuno.

Poi per fortuna l’offerta alla Roma è bassa e Dybala ribadisce il no.

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Far passare Daniele come lo scemo che non vuole il 21 è da mentecatti, lui che non avendo ancora la punta lo ha provato in tutti i ruoli in estate. Poi fantastico che prima non avevi soluzioni e non avevi cambi per i titolari, oggi hai Soulè da far crescere (il ragazzo ha i mezzi ma ancora non ha dimostrato nulla) ma Dybala “toglie spazio”.

Senza contare che hai preso l’ennesimo allenatore da difesa a quattro e il mercato approssimativo lo costringe a quella a tre, perchè hai esterni non credibili. A Genova El Shaarawy a fare braccetto a destra è la prova che Celik – Abdulhamid – Sangarè non servono neanche per insaporire il brodo, al momento.

ER PROGGETTO

Ero pronto ad aspettare questo “progetto”, ero molto tranquillo che quest’anno potesse essere preparatorio ai prossimi. Non mi volevo “incazzare” (anche se con Dybala ci ero andato vicino) e forse è colpa mia e alla fine ci sono riusciti.

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Ora arriva Juric, il mio sdegno sarebbe stato più forte solo con Pioli (per cui ho un ingiustificato odio tecnico), invece sarebbe stato uguale fossero arrivati Klopp o Allegri.

Attenzione, la Roma viene prima di tutto e se arrivano i risultati evviva, ma sarebbe culo non programmazione (me lo prendo sia chiaro, non ci sputo). Ma l’ennesima dimostrazione di impreparazione, unita all’ennesima umiliazione di una bandiera, mi fanno cadere le…braccia.

Io mai stato contro questa società sia chiaro. Accostarli a Pallotta vuol dire dimenticarsi che oggi rischiavi di fare il derby col Trastevere in serie D.

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I Friedkin ci hanno salvato dal fallimento per me e hanno riportato in ordine i conti, cosa non scontata. Lo hanno fatto portando nomi emozionanti come Mourinho, Dybala, Matic, Wijnaldum e Lukaku, ma sbagliando molto altro e non raggiungendo i posti Champions. Hanno vinto una coppa e se ne sono fatti rubare un’altra (in silenzio per altro).

Gli errori di programmazione

Però oggi c’è un errore, tecnico e morale. Il mercato improvvisato è andato bene, ora speriamo anche l’allenatore improvvisato funzioni (tre anni al neofita e uno al croato è la dimostrazione che ci credono poco anche loro).

In tutto questo Juric non c’entra, nessun insulto e solo incoraggiamento perchè ha una brutta gatta da pelare. Personaggio tra i più antipatici, figlio di Gasperini, con le stessa empatia di un pitbull, ma anche bravo allenatore con idee, ad oggi sviluppate a latitudini meno nobili.

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Vedremo, benvenuto e tanti auguri Mister.

Ora però inutile capire i motivi di questo scellerato esonero. Fino alle 8.00 di ieri nessuno, men che meno Daniele che da modello americano arriva in sede e non  passa il badge, sapeva nulla…dopo tutti avevano la risposta: “Colpa delle parole de Totti; corpa der cappetano Pellegrini e della cricca; è stato Beppe Riso DS dellaRoma; ha litigato con Lina e ha tirato i tavoli etc età”.

ParacuLina La Greca

Ricordate il film col Sommo Bud Spencer, Pari e Dispari? Ecco c’era il personaggio misterioso del cattivo, tal Paraculis il Greco. Ecco un pò la Souloukou me lo ricorda.

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E’ lei, pare il capo, a lei è demandato tutto, per i Friedkin è l’oracolo e si sa che i rapporti con DDR non erano idilliaci.

Però ora mi aspetto anche la testa di chi mi ha portato il parafulmine a gennaio e lo ha rinnovato con un triennale a 3,5 milioni l’anno (spero che Daniele glieli faccia pagare fino all’ultimo centesimo) per poi esonerarlo e prendere un, mi perdonerà, Signor nessuno di una scuderia dove quel qualcuno ha parecchi amici (vox populi).

Via i senatori

Non perchè abbiano colpe anzi. Io non sono un detrattore per punto preso di Pellegrini, giudico il campo e le cose non vanno, ho personalmente una ottima considerazione della crescita tecnica e personale di Mancini, apprezzo El Shaarawy anche umanamente, la dedizione di Cristante, non amo Paredes ma pace, però credo sia ora di togliersi questi equivoci dal libro stipendi (tanto sempre sesti si è arrivati).

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In tutto questo Daniele mio, questa è casa tua, ricordalo sempre, casa non fisica, Trigoria so quattro mura, ma il cuore dei tifosi è sempre aperto per te.

In tutto questo non so se sperare che contro l’Udinese lo stadio sia vuoto o se sia una bolgia infuocata (emotiva chiaramente), ma poi si torni ai sold out che sono il vanto nostro al di là dei risultati (e fanno ridere solo chi manco ci si avvicina). Perchè Daniele, come Francesco, Mourinho e chi volete voi non sono più importanti della Roma, solo una cosa lo è, quei tifosi appena calpestati dalla vostra fredda incompetenza.

Ma una buona notizia c’è

Non ci sono più totem, non ci sono paracolpi. In squadra, nell’organigramma tecnico e societario, ci sono persone, giocatori e lavoratori più o meno simpatici, più o meno bravi, ma nessuno amato.

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La “testuggine “romana ha perso i suoi scudi, ha solo le piccole e corte daghe.

Da oggi si vince o si muore. Quando vincerete, canteremo di voi, quando perderete, la nostra scure cadrà sulle vostre teste perdenti.

Da oggi (e per me è la prima volta) contano solo i risultati…la cattiva notizia è che per questi risultati, per colpe di voi che siete rimasti, più che di chi non c’è più, siete in grande ritardo…

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Buona fortuna, ne avrete bisogno!

(Foto: DepositPhotos)

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