ANGOLO GENOA – Svegliarsi prima che sia tardi

Al Penzo, il Genoa cade ai piedi del Venezia, che porta a casa i primi tre punti stagionali vincendo meritatamente. Partita disastrosa, gestita, preparata male e buttata al vento.

ASSENZA TOTALE

C’è veramente poco da dire, di quelli scesi in campo non si salva nessuno. Non è plausibile che in novanta minuti più recupero, ci si sia resi pericolosi solamente in un’occasione, ossia il contropiede comandato da Vitinha attorno al 20’. Zero tiri in porta, zero totale.

Va bene che al giorno d’oggi ci sono modi e filosofie di gioco in cui regna il non tirare e arrivare in porta con il pallone, oppure l’eterno difensivismo, ma un tiro in porta a partita credo sia doveroso.

Lo spirito da Genoa è mancato, la determinazione e la tenacia sono andate a farsi fottere. Neanche l’adrenalina del rigore parato da Gollini è riuscita ad accendere gli animi dei giocatori, oggi completamente assenti.

DUBBI E CONFERME

Tutti i dubbi sull’indebolimento della rosa stanno venendo a galla, con le due sconfitte rimediate abbiamo sempre più conferme. Più che indebolirsi, la rosa va sempre più accorciandosi, e con l’infortunio di Malinovskyi hai mandato a bagasce la poca qualità che l’organico Genoa ha mantenuto dopo il mercato, tolti i già infortunati Messias e Miretti. Bisogna rendersi conto che quest’anno sarà più difficile, c’è da svegliarsi prima che sia tardi.

DERBY IMMINENTE

Mercoledì, Genova ospiterà il Derby della Lanterna dopo due anni dall’ultima stracittadina, da quella maledetta partita che condannò moralmente il Genoa alla serie cadetta.

È una partita a sé, poco importa della categoria o della competizione, può accadere di tutto e la maglia va sudata, ne va dell’onore della città. Arrivarci dopo una partita in cui si è sbagliato tutto, senza una pedina fondamentale della rosa e con il morale sotto ai piedi sicuramente non aiuta.

Magari, come dice Gilardino, dalle difficoltà si trae il meglio del gruppo, speriamo di potergli dare ragione.

(Foto: Depositphotos)