Roma, Ranieri su De Rossi: “Esonero che mi ha stupito…”

La vicenda che ha tenuto banco in casa Roma nell’ultima settimana, l’esonero di Daniele De Rossi, continua a far parlare e su questo argomento è intervenuto anche Claudio Ranieri.

L’ex tecnico di Roma e Cagliari, nel corso della sua partecipazione ad un premio in onore di Gigi Riva, ha detto la sua sulla situazione dalle parti dell’Olimpico, ai microfoni di Ciro Venerato de “la Domenica Sportiva”.

Ecco le sue parole:

L’esonero

“Quello che mi ha lasciato stupito è che era stato fatto un contratto di tre anni per cui penseresti che è un progetto da portare avanti. Un progetto che doveva essere lungo e di costruzione. Mandarlo via dopo poche partite credo abbia sorpreso tutti”.

La gestione del club

“Dispiace che non ci sia un uomo di calcio nella Roma che possa fare da filo diretto tra società e allenatore”.

Totti

“Non sono io a giudicare. Ci sono i Friedkin e sono loro che devono giudicare se c’è bisogno di questa persona. Noi da fuori capiamo che un allenatore lasciato solo è un po’ poco…”.

Il comunicato della Roma su De Rossi

“L’AS Roma comunica di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra. La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio. A Daniele, che sarà sempre di casa nel Club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione”.

Solo tre punti in quattro giornate

Un avvio che ha portato i giallorossi a totalizzare addirittura un punto in meno rispetto all’inizio della scorsa stagione, quando la squadra, allora guidata da José Mourinho, aveva già deluso i tifosi. La situazione attuale, analizzata dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, evidenzia che il tecnico Daniele De Rossi non può considerarsi esente da colpe.

Le scelte tattiche di De Rossi, in particolare le sostituzioni effettuate nell’ultima partita, hanno sollevato più di qualche dubbio. Al posto di rafforzare la squadra, queste mosse sembrano aver generato insicurezza nei giocatori, che hanno arretrato troppo, rinunciando a giocare e difendendo passivamente il vantaggio. Un atteggiamento che è costato caro alla squadra, incapace di gestire la pressione e di ottenere i risultati sperati.

(Foto: Depositphotos)