Angolo del tifoso
ANGOLO JUVENTUS – Nonostante tutto
La Juventus coglie il secondo successo di fila in Champions’ League superando in trasferta il Lipsia con un sofferto 3 a 2. Non era un risultato scontato, gli avversari avevano fama di squadra difficile da affrontare, specie tra le mura amiche. E, sin dall’inizio le cose si sono fatte complicate per i ragazzi di Thiago Motta.
Al primo contrasto andava giù il centrale brasiliano Gleison Bremer: una distorsione lo costringeva a chiedere il cambio. Dopo qualche minuto anche l’esterno Nico Gonzalez tornava anzitempo negli spogliatoi per un problema muscolare. Neanche un quarto d’ora dal fischio iniziale e già l’undici bianconero era stato privato di due titolari.
Di presupposti per una serata di sofferenza ce ne erano in abbondanza e il prosieguo ha confermato in pieno le funeste previsioni dell’avvio. C’era solo da augurarsi che il gruppo avesse abbastanza nerbo per portare comunque un risultato positivo a casa.
Nonostante tutto.
Partenza in salita
Anche se ridisegnata in corsa, la formazione bianconera riusciva a tenere botta e persino a rendersi pericolosa sottoporta. Ma, al primo vero affondo i tedeschi riuscivano a passare in vantaggio. Tutto come previsto, sarebbe stato un percorso da fare in salita, sin dall’inizio. Ben coordinata dai suoi uomini di maggior carisma, la Juventus riusciva a non farsi travolgere dal furore agonistico del Lipsia e a concludere la prima frazione di gioco con un solo gol al passivo. Ci sono ancora 45 minuti per rimettere le cose a posto.
Nonostante tutto.
Quando il gioco si fa duro..
Si dice che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. E’ proprio nei momenti più difficili che i giocatori di carattere danno il meglio. E se c’è un risultato da recuperare è il momento in cui i riflettori sono tutti su Dusan Vlahovic.
Il ragazzo serbo ha il gol nel sangue e il suo istinto da bracconiere lo porta sempre al posto giusto nel momento giusto. Uno scatto fulmineo, il suo sinistro che arpiona a dovere il calibrato cross dell’esterno Cambiaso e il pareggio è cosa fatta. E, adesso, sull’ 1 a 1 il match è ancora tutto da giocare e ci si può persino permettere il lusso di puntare al risultato pieno.
Nonostante tutto.
Due colpi da ko
Ma, neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo e la serata assume contorni da tragedia. Dapprima un consulto al VAR ratifica l’espulsione del portiere Di Gregorio. Squadra ridotta in dieci e ingresso a freddo tra i pali di Mattia Perin. Poi, un ingenuo tocco di mano del subentrato Douglas Luiz regala il rigore del nuovo vantaggio ai padroni di casa.
Due colpi da ko che abbatterebbero un toro. Ricapitolando: di nuovo sotto, nella tana di un avversario indiavolato e a poco meno di mezz’ora dal termine del partita. A questo punto neanche il più incallito degli ottimisti scommetterebbe un centesimo sui bianconeri. Ma a guardare i volti degli uomini di Thiago Motta non si trovano tracce di rassegnazione. Tutt’altro, si preparano a reagire.
Nonostante tutto.
Controsorpasso Juventus
Appena tre minuti. E’ il tempo che serve a Vlahovic per pareggiare nuovamente i conti. Il centravanti di Belgrado non ci sta davvero a perdere e firma la sua doppietta personale con un poderoso tiro dalla distanza dopo una sgroppata travolgente. E non è finita qui, il pareggio non è una opzione che la squadra torinese prende in considerazione.
E’ ancora una fuga vertiginosa verso la porta dei tedeschi, stavolta ad opera dell’esterno portoghese Francisco Conceição a propiziare il terzo gol. E’ quello della vittoria, poi blindata dalle fondamentali parate di Perin. Un trionfo arrivato nonostante gli infortuni, nonostante il doppio svantaggio, nonostante l’inferiorità numerica.
Nonostante tutto.
(Foto: DepositPhotos)