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Juventus: Ridotta ufficialmente la squalifica di Pogba

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Paul Pogba potrà tornare in campo già a marzo 2025, dopo che il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha ridotto la sua squalifica per doping da 4 anni a 18 mesi. La notizia, anticipata dalla stampa britannica e ora confermata ufficialmente dal tribunale svizzero, rappresenta un punto di svolta nella carriera del centrocampista francese, anche se il suo futuro rimane incerto, soprattutto in relazione al suo rapporto con la Juventus.

Pogba, che attualmente ha un contratto con i bianconeri fino al 30 giugno 2026, era stato squalificato in seguito alla positività ai metaboliti del testosterone rilevata dopo un controllo antidoping successivo alla partita contro l’Udinese del 20 agosto 2023. La sospensione iniziale di quattro anni aveva sollevato forti dubbi sul prosieguo della carriera del giocatore, ma con la riduzione della pena, Pogba potrà tornare a giocare tra meno di sei mesi. Ma non è detto che lo faccia con la Juventus.

La Juventus verso la risoluzione del contratto?

Nonostante la riduzione della squalifica, la Juventus sta valutando l’ipotesi di risolvere il contratto con Pogba. I contatti tra il club e l’entourage del giocatore sono già in corso, e la separazione potrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane. Il peso economico del contratto del francese, unito ai lunghi periodi di assenza per infortunio e alla recente vicenda del doping, ha spinto la dirigenza bianconera a considerare questa opzione.

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Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juventus, aveva già lasciato intendere che il futuro di Pogba nel club non era certo. Prima della partita contro il Cagliari, Giuntoli aveva dichiarato: “È stato un grande calciatore, ma è tanto che è fermo. Intanto aspettiamo la decisione definitiva del TAS, poi vedremo”. Ora che la decisione è arrivata, la Juventus sembra pronta a voltare pagina.

Un futuro incerto per Pogba

Con il termine della squalifica fissato per marzo 2025, Pogba avrà la possibilità di tornare a giocare, ma non è chiaro se ciò accadrà con la Juventus o altrove. Il 31enne centrocampista ha vissuto momenti difficili nelle ultime stagioni, con numerosi infortuni che lo hanno tenuto a lungo fuori dai campi di gioco. Il club bianconero, pur avendogli rinnovato la fiducia con un ritorno a Torino nell’estate del 2022, sembra ormai pronto a chiudere definitivamente il capitolo Pogba.

Nel frattempo, Pogba ha mostrato il suo attaccamento alla squadra, assistendo dal vivo al pareggio della Juventus contro il Cagliari all’Allianz Stadium. La sua presenza sugli spalti ha dimostrato la vicinanza al club, ma il futuro del “Polpo” sembra sempre più lontano da Torino. Se dovesse concretizzarsi la risoluzione del contratto, Pogba sarà libero di valutare nuove opzioni per rilanciare la sua carriera, forse in un campionato meno esigente o con una nuova avventura all’estero.

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La nota del TAS:

“Il collegio del TAS ha basato la sua decisione sulle prove e sulle argomentazioni legali addotte secondo cui l’assunzione da parte del Sig. Pogba di DHEA, la sostanza a cui è risultato positivo, non era intenzionale ed era il risultato di un’errata assunzione di DHEA, avendo preso un integratore prescrittogli da un medico in Florida, dopo che al signor Pogba erano state date rassicurazioni sul fatto che il medico, che aveva affermato di curare diversi atleti statunitensi e internazionali di alto livello, era ben informato e sarebbe stato consapevole degli obblighi antidoping di Pogba ai sensi del Codice mondiale antidoping.

Il signor Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento della presenza di qualche colpa da parte sua (non ha chiesto una determinazione di assenza di colpa o negligenza da parte del collegio CAS). NADO Italia ha sostenuto che l’imprudenza del Giocatore era grave e giustificava una squalifica di 4 anni. Il caso di Pogba è stato sostenuto da diversi esperti. Gran parte delle prove fornite da Pogba non hanno trovato opposizione. La giuria del CAS ha stabilito, tuttavia, che il signor Pogba non era esente da colpe e che, in quanto calciatore professionista giocatore, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione date le circostanze”.

(Foto: DepositPhotos)

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