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TARGET – Inter, rosa lunga e blackout: l’analisi della squadra di Inzaghi

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Simone Inzaghi Inter
Tempo di lettura: 2 minuti

È stato un avvio di stagione abbastanza altalenante quello dell’Inter di Simone Inzaghi, campione in carica.

In questo articolo andremo ad analizzare l’inizio di campionato dei nerazzurri, dalle cose positive mostrate ai problemi e alle possibili soluzioni.

Una rosa più lunga e il gioco collaudato

Se una cosa è certa per l’Inter, anche in questo inizio di stagione, è che la manovra di gioco è ormai una garanzia.

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Sotto quell’aspetto, l’Inter prosegue sulle ali della scorsa stagione, giocando senza riferimenti veri.

Da Bastoni che fa contemporaneamente braccetto e ala, Acerbi che sale al posto di Calhanoglu che si abbassa e gli attaccanti che attaccano la profondità o si abbassano a piacimento, l’Inter è imprevedibile.

L’altro punto di forza evidente è che la rosa è molto più lunga: l’Inter non gioca più con lo stesso undici ogni match, ma invece gira molto i suoi interpreti, proponendo sempre lo stesso ottimo calcio.

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I problemi

Anche i problemi dell’Inter sono piuttosto evidenti, ed è retaggio ormai vecchio.

Primo punto: il cinismo offensivo. In troppe occasioni i nerazzurri creano molte occasioni senza però riuscire a trovare la via del gol.

Un gol ogni cinque occasioni pericolose è un bottino troppo poco propizio.

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Ma questo di per sé non sarebbe nemmeno esageratamente problematico se non si colleggasse a un altro problema, i blackout in difesa.

Sono tornati dopo che lo scorso anno non ve ne erano stati, e sono sanguinosi.

Se dai un gol in dieci occasioni e poi alla prima azione pericolosa avversaria ti addormenti e lasci liberi gli attaccanti avversari di punirti, vincere è difficile ed è questione di tempo prima che tu venga fermato di nuovo, sul pari o peggio.

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Soluzioni

C’è poco da suggerire come soluzione.

L’Inter deve ritrovare la solidità difensiva, non solo nei propri interpreti ma proprio come reparto.

Perché, a prescindere da chi c’è nel trio, gli errori si sono susseguiti esageratamente.

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Testa bassa, concentrazione sul campo e ritrovare la solidità è imprescindibile se si vuole provare il bis.

Dopotutto vale il vecchio detto, gli attacchi vincono le partite ma le difese vincono i campionati.

(Foto: Depositphotos)

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