Champions League
PAGELLE JUVENTUS: Juventus 0 – Stoccarda 1
E’ una Juventus in grande difficoltà quella che è scesa in campo questa sera allo Stadium contro lo Stoccarda maturando la prima sconfitta stagionale per 0-1.
Un match in cui i bianconeri soffrono fin dalle prime battute la fisicità e la tecnica dei tedeschi facendo venire a galla alcune lacune che finora la squadra di Motta non aveva mostrato.
La partita la fa quasi sempre la squadra ospite che si avvicina alla rete già nel primo tempo con un tiro pericolossisimo di Demirovic e un colpo di testa di poco alto di Undav.
Nella ripresa la Juventus prova a riprendere la gara in mano ma le occasioni più insidiose sono sempre dei tedeschi che vanno in gol prima con il centravanti bosniaco (annullato poi dal VAR per tocco di braccio) e nel finale con l’ex Atalanta Toure.
Ipoteca di qualificazione rimandata per la squadra di Motta.
Le pagelle
Perin: Se la Juve perde soltanto per 1-0 è merito suo. Decisive le parate nel primo tempo (su tutte quella su Demorovic) e la straordinaria neutralizzazione del rigore calciato da Millot. Voto 8.
Savona: Il giovane terzino italiano commette diverse sbavature. Una su tutte quella che manda in porta Undav nel primo tempo. Soffre la difficoltà della partita, un po’ come un po’ tutta la squadra. Voto 5,5.
Kalulu: Da quando non c’è più Bremer è lui il leader difensivo consacrato. Tuttavia stasera arranca anche lui e ha davanti a sè un cliente non facile (Undav). Voto 5,5.
Danilo: Il capitano della Juventus non è più un inamovibile di questa squadra, e forse stasera si è capito il perchè. Commette l’erore decisivo in occasione della rete annullata a Demirovic e procura il rigore per i tedeschi che gli costa anche il doppio giallo. Voto 4.5.
Cabal: E’ un terzino di spinta ma stasera è rimasto ingabbiato dalla grande fisicità dei tedeschi che lo costringono ad intervenire spesso in ritardo in fase difensiva. Voto 5.5.
Cambiaso: Quando entra sembra poter dare una scossa in fase offesniva alla squadra ma commette l’errore decisivo di perdersi Toure in occasione del gol vittoria dello Stoccarda. Voto 5.
Weah: L’esterno americano entra nella ripresa e dà un po’ di verve alla sterile manovra offensiva della Juventus. Aiuta inoltre la squadra con un paio di chiusure difensive dimostrando quantomeno quella determinazione che è sembrata mancare al resto dei compagni. Voto 6.
Fagioli: Il suo compito è quello di giostrare il pallone in cabina di regia. Tuttavia non è Pirlo. E si vede. Imbecca poche volte i compagni ma si sacrifica in fase di schermo davanti alla difesa. Voto 5.5.
Thuram: Il figlio d’arte è quello più fisico tra le fila di Madama però la condizione fisica sembra ancora precaria e non riesce a dare più di un paio di sgroppate con cui si procura dei falli. Voto 5.5.
Locatelli: Entra dalla panchina al posto di Mckennie e tutto sommato la sua è una partita che dura 30 minuti senza infamie e senza lodi. Voto 6
Mckennie: La qualità principale dell’americano è l’inserimento offensivo. In un match in cui la Juve ha creato poco o nulla diventa difficile mostrare l’arma migliore del proprio bagaglio. Voto 5.5.
Conceicao: Esce al 55′ dopo una partita in cui non si esprime al massimo. Quando la palla arriva a lui l’impressione è che possa succedere sempre qualcosa ma gli manca lo spunto dimostrato a Lipsia. Voto 5.5
Adzic: Il classe 2006 tocca davvero pochi palloni ma quando lo fa si perde talvolta in qualche tocco di fino che in un match complicato bisognava risparmiarsi. Forse paga anche l’effetto Champions data la giovane età. Voto 5.5.
Yildiz: E’ il numero 10 e da chi porta questo numero sulla maglia ci si aspetta un guizzo. E’ tra i pochi che calcia quantomeno in porta e prova a creare qualche difficoltà ai difensori dello Stoccarda. Voto 6.
Vlahovic: Non ha tante colpe ma è pur vero che i palloni che tocca si contano sulle dita di una mano. In più non riesce nemmeno a far salire la squadra in affanno procurandosi qualche fallo a metà campo. Soffre anche lui la fisicità e il ritmo dello Stoccarda. Voto 5.
Rouhi: La sua partita dura il tempo del recupero. Troppo poco per essere giudicato. Voto SV.