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Roma: Ancora senza CEO, la situazione

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Roma Vitali Rabuano
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Domenica sera, la Roma ha incassato la quarta sconfitta consecutiva in campionato contro l’Inter, un risultato che ha nuovamente lasciato i tifosi amareggiati. Dopo la pausa nazionali, si attendeva una reazione, ma in campo si è rivista la stessa confusione e mancanza di energia mostrata contro l’Elfsborg.

Nonostante le assenze improvvise di Calhanoglu e Acerbi, che avevano destabilizzato l’Inter, la Roma non è riuscita a sfruttare l’occasione, mostrando una squadra senza mordente.

Le analisi tecniche della gara sono molteplici, ma il vero nervo scoperto per i tifosi giallorossi è la differenza vista fuori dal campo. Mentre l’Inter era rappresentata da una dirigenza di alto profilo, con Marotta, Zanetti, Ausilio, Baccin e Alessio in tribuna, la Roma aveva un solo rappresentante, Ghisolfi.

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Il dirigente, nuovo dell’ambiente, sta ancora imparando l’italiano e si trova a coprire ruoli che non dovrebbero nemmeno spettargli. Dopo le dimissioni di Lina Souloukou, infatti, la società non ha ancora trovato un sostituto adeguato, lasciando un vuoto dirigenziale evidente.

I tifosi della Roma hanno espresso il loro malcontento ritardano di quindici minuti il loro ingresso nello stadio ed esponendo striscioni in Curva Sud. Ciò che manca loro è un senso di protezione e di rispetto, che Mourinho aveva saputo dare durante il suo periodo alla guida del club.

Richiamare lo “Special One” non è però una via praticabile, e i tifosi si aggrappano a tre desideri: il ritorno di De Rossi, il recupero del vecchio stemma e la nomina di un CEO con una profonda conoscenza del calcio italiano.

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Da ieri, le voci su un possibile ritorno di Daniele De Rossi a Trigoria hanno infiammato ulteriormente l’ambiente. Al contempo, secondo quanto riportato da Adnkronos, i Friedkin sarebbero vicini a nominare il nuovo amministratore delegato.

I nomi del possibile sostituto

Dopo un mese dall’addio di Lina Souloukou, i nomi in lizza sono stati numerosi. Tra questi, Giovanni Carnevali, attuale A.D. del Sassuolo, che aveva lasciato intendere di essere consapevole della vacanza di potere a Roma, e Alessandro Antonello, CEO corporate dell’Inter e figura ben conosciuta dalla famiglia Friedkin. Un’altra ipotesi è quella di Claudio Fenucci, già dirigente giallorosso tra il 2011 e il 2014 e attualmente al Bologna.

(Foto: DepositPhotos)

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