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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Controllo ed abbandono

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Yildiz Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

La Juventus acciuffa un pirotecnico pareggio per 4 a 4 a San Siro contro l’Inter.

In un confronto sempre molto sentito, sul campo di una delle rivali più in forma del campionato, gli uomini di Thiago Motta  si riscoprono pieni di orgoglio ed energie.

Lasciata alle spalle la sconfortante débâcle di Champion’s, messi nel dimenticatoio polemiche varie e rimpianti per i numerosi assenti, la Juventus si presenta alla Scala del calcio intenzionata a fare la propria partita: nessun timore reverenziale e una gran voglia di piazzare l’acuto giusto.

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Nessuno si aspetta un pomeriggio tranquillo, molto più probabile che la trasferta milanese assomigli ad un giro sull’ottovolante. Salite ripide e discese da brivido.

Un match che si gioca soprattutto sulla capacità di dominare l’alternanza di sensazioni in stridente antagonismo. Controllo e abbandono.

Partenza in salita

Neanche un quarto d’ora di gioco e i nerazzurri concretizzano una leggera supremazia territoriale con il rigore del vantaggio.

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Tutto come previsto, i ragazzi di Simone Inzaghi ci tengono ad aggiudicarsi lo scontro diretto e premono subito sull’acceleratore. L’intenzione è quella di travolgere l’avversario per mandarlo in bambola e realizzare subito la seconda rete.

Peccato che i rivali si siano già riorganizzati e ribattano colpo su colpo. I sabaudi non sono intenzionati a lasciare spazio ad un monologo nerazzurro e mantengono i nervi saldi, senza lasciarsi prendere dal panico.

La loro migliore arma e’ l’adrenalina che sale in circolo, aumentata dall’importanza della posta in palio. Controllo e abbandono.

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Pareggio e sorpasso

Non ci vuole molto a rimettere le cose a posto. Un  passaggio filtrante del terzino Juan Cabal smarca Wes McKennie. Il preciso assist del ragazzo texano è un cioccolatino da scartare per il famelico Dusan Vlahovic: palla in fondo al sacco e pareggio.

A questo punto l’euforia mette le ali ai piedi ai giocatori della Juventus. In particolare l’esterno portoghese Francisco Conceição fa il bello e il cattivo tempo sulla sua fascia di competenza.

Proprio da un bruciante dribbling del figlio d’arte scaturisce il sorpasso dei bianconeri, stavolta a bucare la rete è Timothy Weah.

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La panchina della Juventus è in delirio: nel giro di pochi minuti  si è completamente ribaltato lo scenario, passando dall’inferno al paradiso.

E le loro emozioni in sequenza alternata sono le stesse del pubblico in tribuna per una partita tutta da vivere. Controllo e abbandono.

Rabbiosa reazione

L’uno due dei rivali ha l’effetto di risvegliare gli istinti belluini dei giocatori dell’Inter.

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I nerazzurri prendono d’assedio l’area bianconera e, un minuto dopo un fortunoso pareggio, usufruiscono di un penalty. Il rigore realizzato suggella il contro sorpasso della Beneamata in un incontro che davvero si presenta imprevedibile.

Siamo neanche alla fine del primo tempo ed è già successo di tutto. Padroni di casa subito in vantaggio, poi raggiunti e superati dagli ospiti, di nuovo in parità e poi ancora in avanti grazie ad una rabbiosa reazione. Siamo davvero sulle montagne russe: si sale e si scende nel giro di pochi minuti. Controllo ed abbandono.

L’ingresso del protagonista

E, se, ad inizio ripresa, il quarto gol dell’Inter sembra mettere la parola fine a questa girandola di eventi, in realtà l’episodio decisivo è un altro.

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Thiago Motta si gioca il tutto per tutto e manda in campo il fantasista turco Kenan Yildiz. Un ragazzo baciato dal talento e investito della responsabilità della maglia numero 10.

Qualcuno ha già insinuato che sia troppo acerbo per recitare un ruolo da protagonista, lui risponde con una prestazione da primattore. Nel momento più difficile, nella partita più importante risponde presente e prende per mano la squadra.

Dapprima conclude da par suo un magistrale contropiede con un sinistro ad incrocio e riapre l’incontro. Dopodichè raccoglie un cross del solito Francisco Conceição e sigla il definitivo pareggio. Dopo essersi preso tutte le responsabilità del caso, raccoglie anche i meritatissimi applausi di una tifoseria impazzita dalla gioia.

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E mette la firma sull’ultima scarica di adrenalina di un confronto difficile da dimenticare. Controllo ed abbandono.

(Foto: Depositphotos)

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