Angolo del tifoso
ANGOLO GENOA – Senza fine
Al Ferraris, il Genoa rimedia l’ennesima sconfitta stagionale, in un match equilibrato contro la Fiorentina.
Nonostante, nel complesso, sia stata un’ottima prestazione, tutto questo non riesce ad avere una fine.
Il Grifone parte subito alto, creando non pochi problemi alla difesa viola. Dal 25’ alla fine del primo tempo, però, buio semi totale: pochissime, le volte in cui si è solcata la linea di metà campo. Già dal primo tempo si capisce che la carica della Nord galvanizza gli undici in campo, l’atteggiamento rispetto alla trasferta di Roma è totalmente differente.
Nella seconda frazione partiamo ancora più a mille, con Ekhator che quasi va a cena con il secondo gol in carriera. Ciò che non si riesce a capire è perché Gilardino abbia sacrificato proprio Ekhator a venti dalla fine, per inserire un centrocampista.
Se vedi che la squadra gira benissimo con due punte, e non con Thorsby adattato, non cambiare gli schemi all’improvviso. Non è un caso, infatti, che dopo nemmeno un minuto la Fiorentina si sia ritrovata in vantaggio. La reazione del Genoa c’è stata eccome, solo un super De Gea nega la gioia del pareggio a Pinamonti e Vasquez. Al fischio finale, sono altri zero punti in saccoccia e ultimo posto in classifica.
Va data una nota di merito a tre giocatori, ossia Martín, Ekhator e Thorsby, i migliori rossoblu di questa gara. L’atteggiamento è stato quello giusto, ma è evidente che senza anche solamente un uomo di qualità non si riesca a creare un’idea e dare un’identità alla squadra.
Giocare bene fa morale, ma intanto non si guadagnano più punti. Adesso gli alibi sono pressoché terminati e inutili da tirare fuori, c’è bisogno di svegliarsi.
E di tirare fuori qualcos’altro, chi sa, sa.
(Foto: DepositPhotos)