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Cagliari

La Lazio fatica col Cagliari: 2 a 1 firmato Dia e Zaccagni

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Dia Lazio
Tempo di lettura: 3 minuti

La Lazio arriva alla sfida con il Cagliari in ottima forma, forte di quattro vittorie nelle ultime cinque gare. I sardi, invece, sono in cerca di riscatto dopo due sconfitte consecutive e lottano per uscire dalla zona bassa della classifica. I biancocelesti puntano sulla solidità difensiva e su un attacco prolifico, mentre i sardi si affidano alla tenacia di mister Nicola per strappare un risultato utile in trasferta.

PRIMO TEMPO

La partita si mette subito in discesa per i padroni di casa. Una punizione potente di Pellegrini viene respinta male da Scuffet, e Dia ne approfitta per infilare il pallone in rete, portando i biancocelesti in vantaggio. I sardi cercano una reazione immediata: Piccoli tenta uno spunto individuale, ma il suo tiro si alza troppo, grazie alla leggera deviazione di Lazzari. L’iniziativa ospite è stroncata dall’aggressività della Lazio, che mantiene alta la pressione, costringendo il Cagliari nella propria metà campo.

Un tiro-cross insidioso di Castellanos attraversa l’area senza che Noslin riesca a intervenire. Poco dopo l’argentino si inventa una giocata, sfiorando il raddoppio: sterzata decisa e destro potente che colpisce il palo alla destra di Scuffet. La squadra di Baroni, premiato prima della partita come tecnico del mese, abbassa un po’ i ritmi e gestisce maggiormente il possesso palla vista la scarsa pressione degli avversari. Pellegrini sembra voler sfruttare al meglio la squalifica di Nuno Tavares. Il numero 3 recupera una palla a metà campo ed effettua un cross preciso per Castellanos, ma il centravanti manca l’impatto con la palla. I biancocelesti si abbassano troppo nel finale ed una disattenzione difensiva regala il fortunoso gol del pareggio a Luvumbo.

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SECONDO TEMPO

Baroni decide di cambiare strategia: fuori un Noslin sottotono, dentro Vecino per riorganizzare il centrocampo. Il nuovo assetto è un 4-3-3, con Dia che si allarga a sinistra nel tridente d’attacco e Rovella a dirigere le operazioni come vertice basso.

La Lazio non molla e si spinge in avanti con convinzione, a caccia del gol del vantaggio. Davide Nicola ha impostato una difesa solida, quasi impenetrabile, ma arriva una grande occasione per i biancocelesti: doppio intervento provvidenziale di Luperto sulla linea, prima su Castellanos e poi su Vecino.

L’allenatore biancoceleste prova a dare una scossa inserendo Pedro per aggiungere qualità all’attacco. Subito Lazio pericolosa: Castellanos ci prova con un destro che sfila a lato di poco. La gara prende una piega inaspettata per come si è messa nei primi minuti: i sardi difendono il risultato con le unghie e con i denti, spezzettando il gioco per non dare ritmo agli avversari. Al 74esimo la possibile svolta: intervento scomposto di Zortea su Pellegrini e calcio di rigore assegnato alla Lazio. Dal dischetto va Zaccagni, conclusione a fil di palo e risultato che torna a favore dei padroni di casa.

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Piove sul bagnato in casa Cagliari: nel giro di pochi secondi vengono espulsi Mina e Adopo per doppia ammonizione, il primo per un intervento scomposto e il secondo per proteste. Gli ospiti concedono inevitabilmente diversi spazi e Rovella va vicino al 3 a 1 con un bel tiro da fuori area. La terza rete non arriva nonostante due occasioni enormi per Pedro, ma la Lazio riesce comunque a portare a casa tre punti d’oro che significano terzo posto in classifica a tre punti dalla capolista Napoli.

RETI: 2′ Dia (L), 41′ Luvumbo (C), 76′ Zaccagni (L).

ESPULSI: Mina e Adopo per doppia ammonizione.

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AMMONITI: Adopo, Makoumbou, Augello, Noslin, Mina, Zappa, Lazzari, Rovella.

LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (80′ Marusic), Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi (72′ Zaccagni), Rovella; Isaksen (62′ Pedro), Dia (80′ Dele-Bashiru), Noslin (1’st Vecino); Castellanos. All. Baroni.

CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello (67′ Obert); Makoumbou, Adopo; Zortea (77′ Felici), Gaetano (67′ Viola), Luvumbo (83′ Palomino); Piccoli (83′ Deiola). All. Nicola.

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ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

(Foto: DepositPhotos)

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