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Serie A – La top 11 dell’undicesima giornata

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Lookman
Tempo di lettura: 3 minuti

Undicesima giornata di Serie A che va in archivio con la capolista Napoli che è caduta per la prima volta in casa contro l’Atalanta del dentista Gasperini e lo ha fatto con un roboante 0-3. Di seguito troveremo i top 11 di questo turno.

Portiere

Filip Stankovic (Venezia): Uno Stankovic che fa penare l’Inter. Fa quasi strano a dirlo ma è proprio così. Laddove padre Dejan ha vinto tutto ecco che il figlio Filip si rende protagonista di una partita in cui para tutto quello che può essere parato. Deve arrendersi solo al colpo di testa ravvicinato di Lautaro che vale il gol vittoria dei neroazzurri.

Difensori

Isak Hien (Atalanta): Che fosse un gigante lo sapevamo perché 191 centimetri non sono pochi. Ma questo aggettivo lo possiamo usare anche per descrivere la sua prestazione contro il Napoli. Annulla letteralmente Lukaku e quasi sembra non fare fatica contro uno degli attaccanti più fisici del nostro campionato. Quando il belga esce il suo avversario diventa Simeone ma l’andazzo non cambia. Sontuoso.

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Juan Miranda (Bologna): La squadra di Italiano non aveva mai vinto in casa in questa stagione. Pertanto spinge fin dalle prime battute del match contro il Lecce e lo fa soprattutto grazie alle sgroppate dello spagnolo sulla fascia sinistra. L’ex Betis suggella la sua partita con l’assist per Orsolini che vale la vittoria rossoblù.

Federico Dimarco (Inter): Forse avrebbe bisogno di un po’ di riposo e per questo Inzaghi spesso lo sostituisce nella ripresa ma l’esterno italiano è imprescindibile. Spinge come al solito per tutto il match e serve due assist al bacio. Il primo vanificato dal VAR dopo un bel gol di Mkhitaryan mentre il secondo vale il gol vittoria di Lautaro.

Mattia Viti (Empoli): Questo ragazzo la prossima stagione potrebbe fare il salto di qualità decisivo per la sua carriera e il motivo è presto detto. Nel pomeriggio del Castellani contro la squadra di Fabregas è praticamente insuperabile e la sua prestazione è da 7 in pagella. Sventa anche un’occasione decisiva nel finale che stava per favorire Cerri in area di rigore.

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Centrocampisti

Riccardo Orsolini (Bologna): Per larghi tratti la sua partita sembra anonima ma al minuto 85 segna un gol di importanza colossale. L’esterno italiano infatti anticipa Gallo e timbra il suo terzo gol consecutivo. Sempre più anima di questo club.

Kephren Thuram (Juventus): Chi non lo aveva visto giocare in Francia ha potuto pensare in questi primi due mesi che fosse un calciatore qualsiasi. Ora sta entrando in forma e la prestazione di Udine lo conferma. Fisicità, tecnica e qualità in fase offensiva mandando in difficoltà la retroguardia avversaria fin dai primi minuti. Propizia infine la rete dell’1-0 colpendo un palo con la palla che poi sbatte su Okoye e finisce in rete.

Mattia Zaccagni (Lazio): Qualche noia fisica lo aveva messo out nelle ultime uscite della Lazio e per questa ragione Baroni lo fa iniziare dalla panchina. Subentra nella ripresa e si prende la responsabilità di calciare il rigore che vale la vittoria di biancocelesti. Ormai l’ex Verona è una certezza di questa squadra e dimostra di essere sempre più leader tecnico.

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Attaccanti

Ademola Lookman (Atalanta): Ormai non ci sono più aggettivi per questo che possiamo definire a tutti gli effetti un top player. Dopo la straordinaria tripletta nella scorsa finale di Europa League sfodera un’altra prestazione da far strizzare gli occhi. Con le sue giocate manda in tilt Di Lorenzo e compagni che assistono impotenti alla doppietta del nigeriano.

Matias Soule (Roma): Nel pomeriggio nefasto del Bentegodi per la Roma c’è qualche buona notizia. Una di queste viene dall’Argentina e si chiama Soule. L’ex Juve si rende protagonista di uno splendido gol di tacco che consente ai giallorossi di conquistare il momentaneo pareggio. Chissà che la prima rete con la nuova maglia non lo sblocchi definitivamente e gli consenta di prendere in mano una squadra in difficoltà.

Boulaye Dia (Lazio): Il gol mancava da un po’ e lo ritrova subito al terzo minuto con la complicità di uno Scuffet tutt’altro che impeccabile. Ad ogni modo la prestazione dell’ex Salernitana è tanto altro. Corre, si sacrifica, aiuta la manovra e apre gli spazi per i compagni. Per la Lazio è un uomo in più.

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(Foto: DepositPhotos)

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