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TARGET – Juventus: L’attacco migliora ma il supporto a Vlahovic no
Con l’arrivo della sosta di novembre si chiude un ciclo di sette partite nel giro di un mese che hanno messo in luce nuovi pregi e difetti della Juventus di Thiago Motta.
Stando alla classifica Madama si trova appaiata in sesta posizione ma la classifica cortissima consente di poter guardare al Napoli capolista che è lontano solo due punti.
Se da un lato l’attacco (o comunque la manovra offensiva) inizia ad ingranare, dall’altro l’impenetrabile difesa ammirata fino alla precedente sosta ha subìto svariati gol. L’assenza di Bremer si è fatta sentire e i bianconeri hanno incassato 8 reti fra Inter, Parma, Stoccarda e Lille. Ciononostante in Serie A la difesa della Juventus rimane la meno perforata con sole 7 reti al passivo.
I top
Tra le notizie maggiormente positive per Motta c’è sicuramente un attacco che, soprattutto negli ultimi match, inizia a dare risultati migliori. Dopo il periodo di magra vissuto nel ciclo di partite precedenti, la Juventus inizia a trovare una fluidità nella manovra offensiva che ha portato ad 11 reti fra campionato e Champions.
Le note più positive portano alle ali che portano il nome di Yildiz, Weah e Conceicao. Il turco si sta prendendo sempre più la squadra sulle spalle attraverso le sue giocate incisive e mai banali. A San Siro contro l’Inter il numero 10 ha trovato anche le prime due reti stagionali, a cui poi è seguita quella nel derby contro il Torino nell’ultimo turno pre sosta.
L’americano invece con il nuovo vestito messo a punto da mister Motta è tornato a giocare più avanzato e i 4 gol negli ultimi tre match hanno fatto scoprire ai tifosi un giocatore che fino alla scorsa stagione sembrava potesse essere poco utile. La sua duttilità ha inoltre consentito all’allenatore di poterlo schierare anche sulla fascia opposta per dare un turno di riposo a Yildiz.
Infine Conceicao. Il figlio d’arte aveva lasciato con un’espulsione al momento della sosta di ottobre, ma invece nel corso dell’ultimo mese ha convinto tutti. E come sarebbe potuto essere altrimenti.
Il portoghese è una spina nel fianco per ogni difesa e ha dimostrato di sapersi adeguare anche quando comincia il match in panchina.
Le sue caratteristiche sono uniche nella rosa dei bianconeri e la sua capacità di dribbling ci fa tornare ad un calcio che avevamo dimenticato ovvero quello degli uno contro uno.
Piccola menzione anche per Manuel Locatelli. Tanto bistrattato lo scorso anno è invece tornato a giocare in un centrocampo a due e sembra un giocatore completamente diverso. Recupera palloni, si sacrifica e detta i tempi.
Nelle ultime tre partite giocate al fianco di Thuram ha dato l’impressione di formare con il francese la coppia di centrocampo meglio assortita.
I flop
Tra le note stonate figura senza dubbio Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è rimasto a secco nelle ultime tre partite di campionato e come se non bastasse fatica ad entrare nella manovra offensiva della squadra. Il centravanti bianconero non fa mai mancare la propria voglia e determinazione.
Tuttavia quello che si è visto di nuovo in questo mini ciclo di partite è un giocatore a tratti arruffone che non rimane sereno nel momento in cui non trova il gol per un po’.
Toccherà a Motta fare in modo di sfruttarne nuovamente il potenziale.
Nella categoria flop potremmo annoverare anche Nico Gonzalez e Douglas Luiz. L’argentino a sua discolpa è stato sempre assente per infortunio, ma questo apre una riflessione sulla sua tenuta fisica per il prosieguo della stagione.
L’ex Aston Villa invece si è fermato prima del match con lo Stoccarda ma aveva disputato una partita da titolare in chiaroscuro con la Lazio. Ad oggi rimane un oggetto misterioso benché sia stato il colpo più costoso del mercato bianconero.
Non un flop ma comunque sotto le aspettative Koopmeiners. L’olandese è stato frenato da un fastidioso infortunio alla costola e nelle ultime gare è apparso più dentro alle azioni d’attacco della squadra. Tuttavia alla Juventus tifosi e società si aspettano di rivedere quel giocatore ammirato a Bergamo capace di andare spesso in rete o di fornire assist illuminanti.