News
TARGET – Roma, la last dance di Claudio Ranieri
Doveva essere la fine della carriera da allenatore per Claudio Ranieri, almeno sulla panchina dei club, il quale aveva lasciato aperto uno spiraglio per le Nazionali. Quando il primo amore chiama però non si può dire di no e la Roma per Sir Claudio è più di una semplice squadra.
Quello giallorosso è il club in cui il 73enne ha debuttato da giocatore professionista nel 1973, con l’esperienza che è durata però solo 3 anni con 6 presenze all’attivo. Da lì poi 8 anni a Catanzaro, 2 a Catania e 2 a Palermo. Il ritorno a casa arrivò poi nel 2009, stavolta come allenatore, conducendo i giallorossi a -2 dal titolo. La stagione 2010-2011 non andò altrettanto bene, con Ranieri esonerato in aprile. Il secondo round sulla panchina della Roma arrivò poi nel 2019, quando subentrò l’8 marzo a Di Francesco svolgendo il ruolo di traghettatore fino a fine stagione. Non c’è due senza tre e ancora una volta il classe 1951 è chiamato a subentrare nella squadra del suo cuore per cercare di salvare il salvabile.
Come si schiererà la Roma di Ranieri
Se nel primo match con il Napoli dopo la sosta non dovrebbero esserci grandi cambiamenti, nei piani di Ranieri c’è l’idea di adottare il 4-4-2, che potrebbe diventare però anche 4-4-1-1. Il cambio tattico potrebbe vedere Mancini direzionato sulla fascia destra, con Hummels che finalmente troverebbe spazio dal primo minuto. La mediana sarebbe composta da Koné e Cristante con Soulé e Saelemaekers sugli esterni. Dovbyk e Dybala andrebbero a comporre la coppia offensiva, con Pellegrini che nel 4-4-1-1 potrebbe agire sulla trequarti al posto dell’argentino.
ROMA (4-4-2): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka, Angelino; Soulé, Koné, Cristante, Saelemaekers; Dovbyk, Dybala.
ROMA (4-4-1-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka, Angelino; Soulé, Koné, Cristante, Saelemaekers; Pellegrini; Dovbyk.
Come giocherà la Roma di Ranieri
Prendendo ad esempio quanto detto sopra, dal punto di vista tattico in fase di non possesso la seconda punta scenderebbe sulla linea del centrocampo mentre la prima resterebbe alta non esercitando pressing ma chiudendo le linee di passaggio. Sarebbero invece i centrocampisti, disposti in modo scaglionato, ad occuparsi del pressing. I quattro dietro resterebbero abbastanza bassi e compatti, con i terzini che spingerebbero più sulle fasce vedendo i centrocampisti scambiarsi con essi.
La costruzione sarebbe invece molto tradizionale con il portiere che lancerebbe lungo sull’attaccante, con i centrocampisti pronti ad attaccare sulle seconde palle. In alternativa Sir Claudio predilige anche la verticalizzazione sulle fasce con i terzini che andrebbero a fare gli esterni di centrocampo, cercando il fondo per crossare la palla agli attaccanti.
La stagione della Roma
La Roma dopo 12 giornate si ritrova al 12esimo posto, con la possibilità di competere per lo Scudetto che pare già compromessa (-13 dal Napoli capolista). Il sesto posto dista comunque 11 punti mentre il settimo pare più alla portata con solo 5 punti di distanza (anche se il Milan ha una partita in meno). La stagione è ancora lunga ma a Ranieri servirà un grande lavoro per cercare di portare i giallorossi almeno in zona Europa.
In Europa League la Roma ha collezionato finora 5 punti in 4 gare, posizionandosi al 20esimo posto (valido per disputare i playoff). L’ottavo posto, quello per la qualificazione diretta al turno successivo, dista 4 punti, con i giochi che risultano quindi ancora aperti.
(Foto: DepositPhotos)