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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – La vera bellezza

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D'Angelo Spezia
Tempo di lettura: 2 minuti

Lo Spezia vola e si arrampica sempre più in alto in classifica. Agganciato il Pisa al secondo posto, le aquile sono adesso ad un solo punto dal capolista Sassuolo. Il Sudtirol ci ha messo pochi minuti a capire che non ci sarebbe stata storia. Dal goal annullato a Kouda all’autorete su cross di Cassata per il vantaggio aquilotto, passano cento secondi o giù di lì.

DUE ARIETI

Lo Spezia demolisce la retroguardia con i due arieti centrali Esposito e Colak, che sono abili a fare da torre per l’inserimento dei centrocampisti. La retroguardia bolzanina si vede arrivare maglie bianche da tutte le parti. Cassata, Vignali e Reca martellano ai fianchi, con movimenti continui e sovrapposizioni a memoria.

VIGNALI IN PERCUSSIONE

Le reti di Pio Esposito e di Vignali che chiudono la gara, nascono dai giocatori aquilotti che riempiono l’area con percussioni insistite e che creano quella superiorità numerica in grado di tramortire la difesa avversaria. Qui si vede il lavoro grandioso di mister D’Angelo che ha creato un meccanismo dalla sincronia perfetta. I giocatori si muovono bene e si dispongono sul campo in maniera ordinata.

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La vera arma di questo Spezia, non risiede negli schemi, ma nella grande grinta che sprigionano i giocatori, specialmente quando c’è da recuperare palla. La difesa granitica dove giganteggiano Wisniewski, Hristov e Mateju, si occupa di stroncare ogni possibile ripartenza avversaria, ma il vero segreto è il pressing che fanno attaccanti e centrocampisti che partono alla riconquista feroce della palla. La mentalità, l’intensità, la voglia di lottare tutti insieme fanno da collante essenziale a quanto detto sopra.

LA VERA BELLEZZA

La testa, soprattutto la testa. È quella che fa girare tutto. Ogni avversario che scende al Picco lotta contro undici assatanati che fanno dell’entusiasmo il loro propellente principale. Il cerchio finale dei giocatori che festeggiano a fine partita è il quadro esatto che fa capire come, mai come quest’anno, chi indossa la maglia bianca si diverte a giocare. Lottando, correndo, soffrendo a volte, ma sempre tutti insieme, da squadra. Godiamoci il panorama che si vede dal finestrino e non pensiamo troppo a dove e quando si potrà arrivare.

La bellezza del viaggio non è solo la destinazione.

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(Foto: Depositphotos)

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