Bologna
Lazio inarrestabile: 3-0 al Bologna e secondo posto al sicuro
La Lazio, con l’obiettivo di non perdere terreno sul gruppo delle inseguitrici del Napoli, affronta un Bologna in gran forma, reduce da cinque risultati utili consecutivi. All’Olimpico si respira un’atmosfera calda e vibrante nonostante il freddo invernale.
Nuno Tavares è out e Dia partirà dalla panchina dopo i recenti problemi di salute. Nonostante le difficoltà, i biancocelesti sono pronti a dare tutto davanti al proprio pubblico. Italiano dovrà rinunciare a diverse pedine, tra cui Skorupski e Ndoye .
PRIMO TEMPO
La serata si apre con ritmi contenuti. Castellanos prova subito a sorprendere tutti con un colpo da 40 metri, approfittando di una leggerezza della retroguardia felsinea. Il tiro, però, non trova la porta, nonostante Ravaglia fosse lontanissimo dai pali.
Il Bologna risponde con il mancino potente di Orsolini, che però si perde sopra la traversa. La prima grande occasione capita sui piedi di Guendouzi: lanciato tutto solo verso il portiere avversario, il francese perde l’attimo e si fa soffiare il pallone.
La possibile svolta della gara arriva al 34’: Pobega, già ammonito, decide di complicare la serata dei suoi con un intervento scriteriato su un difensore avversario. Secondo giallo e rosso inevitabile: felsinei in dieci, con l’inerzia della gara che inizia a pendere dalla parte della Lazio.
I biancocelesti, allora, spingono sull’acceleratore nel finale di primo tempo. Nel recupero, arriva un altra chance per i padroni di casa: cross basso di Vecino, colpo di tacco di Zaccagni e Pellegrini manca l’impatto decisivo con il pallone a pochi passi dalla porta.
Si va al riposo senza ulteriori emozioni, ma con la sensazione che il secondo tempo possa riservare altre sorprese.
SECONDO TEMPO
Il Bologna non cede di un centimetro e, per evitare di farsi schiacciare, mantiene il baricentro alto. Italiano gioca la carta della solidità, togliendo gli esterni offensivi e inserendo due centrocampisti di corsa e sostanza, lasciando Odgaard e Castro come uniche punte di riferimento. Una scelta che paga in termini di equilibrio, ma non evita qualche brivido: il neoentrato Moro rischia grosso con un intervento dubbio in area. Il VAR controlla, ma l’arbitro decide di lasciar correre.
La Lazio, però, continua a spingere. Vecino pennella un cross invitante, ma Castellanos spreca una chance colossale mancando clamorosamente il bersaglio. La tensione cresce, e Baroni decide di rimescolare le carte: dentro Dia e Isaksen per Pedro e Vecino, con un passaggio al 4-2-3-1 per dare maggiore incisività alla manovra offensiva.
Minuto 63: Dia trova la rete, ma l’assistente spegne l’entusiasmo per un fuorigioco di Castellanos, autore del cross. Il Bologna, intanto, si aggrappa al cronometro, spezzetta il gioco e crea densità in mezzo al campo, rendendo difficile ogni tentativo di costruzione biancoceleste.
A sbloccare la gara, però, è il protagonista che non ti aspetti: Samuel Gigot. Entrato a inizio secondo tempo al posto di Romagnoli, il difensore sfrutta un calcio d’angolo e insacca con una deviazione dal tempismo perfetto. L’Olimpico esplode, e nemmeno il tempo di riorganizzarsi che arriva il raddoppio: Zaccagni si inventa un’azione personale e con un tocco delizioso batte Ravaglia. Nei minuti finali gestione del risultato da parte degli uomini di Baroni e arriva anche il terzo gol firmato Dele-Bashiru. La Lazio porta a casa un altro risultato importantissimo e rimane aggrappata al secondo posto, già occupato da Inter, Atalanta e Fiorentina.
Il tabellino
RETI: 68′ Gigot, 73′ Zaccagni, 92′ Dele-Bashiru.
ESPULSO: Pobega al 34′ per doppia ammonizione.
AMMONITI: Pobega, Gigot, Tchaouna.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli (1’st Gigot), Pellegrini; Guendouzi, Rovella, Vecino (60′ Isaksen); Zaccagni (74′ Tchaouna), Castellanos (84′ Dele-Bashiru), Pedro (60′ Dia). All. Baroni.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; De Silvestri, Lucumi, Beukema, Miranda; Pobega Freuler (74′ Fabbian); Orsolini (1’st Moro), Odgaard (74′ Dallinga), Karlsson (1’st Urbanski); Castro (80′ Holm). All. Italiano.
ARBITRO: Rapuano di Rimini
(Foto: Depositphotos)