Angolo del tifoso
ANGOLO GENOA – Il demone di Dakar
Il Genoa gioca bene, inventa e domina il pallino del gioco, ma non c’è verso, non si va oltre il pareggio. Vieira dà un’ottima impressione, sperando non sia un fuoco di paglia. Chi, invece, ha dato l’impressione peggiore è sicuramente la direzione arbitrale.
Ci sono tanti lati positivi per il Grifone, tra cui i vari ed importanti rientri. Miretti è sembrato un altro giocatore, il gol è il premio per la gran prestazione. Badelj e Frendrup dettano calcio, era da tempo che non si vedeva una partita costruita cosí bene. Solo applausi per Vieira, che in soli cinque giorni è riuscito a preparare una delicatissima partita. Lasciamo cucinare il Demone di Dakar.
Sul quartetto di direzione, c’è qualcosa da ridire. Entrambe le circostanze su cui vengono concessi i penalty al Cagliari sono dubbie. Sul primo, poco da fare, al giorno d’oggi anche un tocco involontario (e in posizione naturale) con il braccio è passibile di fischietto. Più dubbio il secondo rigore, fischiato in seguito allo scontro tra Martin e Piccoli. Da alcune prospettive sembra sia Martin ad anticipare il centravanti sardo, da altre sembra il contrario. Insomma, in questi casi l’arbitro fischia, ma sarebbe stato necessario un controllo VAR più approfondito. Controllo VAR che non viene, però, effettuato per il tocco con il braccio di Viola, a cui segue il fischio finale. Sozza ha dimostrato insicurezza e codardia, specialmente per aver fischiato la fine su un episodio dubbio. Un arbitro competente, responsabile e con le palle avrebbe agito diversamente.
È vero, un punto non accontenta nessuno delle due parti. Nonostante ciò, se il Genoa l’avesse spuntata, non avrebbe rubato assolutamente niente. La vittoria in casa manca da troppo tempo, vogliamo tornare a festeggiare.
(Foto: Depositphotos)