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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – 27

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Konè Roma
Tempo di lettura: 2 minuti

Il campionato della Roma (ri)parte dal Lecce del Professor Giampaolo. Ciò che era stato andava cancellato e il futuro va scritto. Poco professionalmente ho “mollato” la squadra in questa sorta di nuovo ritiro con Mister Ranieri, poco propenso anche a partecipare alla retorica sul romantico ritorno.

Napoli e Atalanta avevano poco significato, seppure passi avanti da quella Roma svuotata mentalmente si erano visti. Stasera era scontro diretto, si era a due punti dalla retrocessione e l’obiettivo per me diventavano i 30 punti per salvarsi.

Dire altro è guardare il dito e non la luna e solo rendendosene conto i giocatori si tireranno fuori.

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Contro il Lecce (quasi) tutto corretto. Roma arrembante da subito, possesso e baricentro alto. Dybala per poco segna di testa ma il solito Falcone prima fa una papera e poi il miracolo sulla papera…ingiocabile.

Ma la squadra c’è e un ispiratissimo El Sharaawy serve assist delizioso per Saelemaekers per il primo vantaggio. Ma la stagione è quella che è e nonostante i tentativi di raddoppio, il subentrato Abdulhamid caracolla goffamente regalando a Krstovic il rigore del pareggio.

La ripresa è un soliloquio casalingo. La Roma si mangia vari gol, tirando su Falcone, fino al tuffo vincente di Mancini, sempre su assist di El Sharaawy.

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Il Lecce finisce e il piccolo Pisilli e Konè fissano il 4 a 1 finale.

Di base tutti bene, anche se non capisco cosa si sia fatto di male per vedere l’arabo in campo, simpaticissimo per carità, ma uno dei giocatori peggiori mai visti nella mia vita, a cui andrebbero interdette anche le partitelle tra amici. Sembra il ragazzino impedito che inviti solo perchè a giocare lo porta la sorella bona.

Vedendo questo Hummels, ci si chiede perchè Juric non dovrebbe essere squalificato per un biennio dall’allenare. Prepotente e meraviglioso.

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Konè giocatore superiore, Paredes in grande ripresa, Salemaekers è la chiave tattica più importante.

El Shaarawy in giornata di grazia e Dybala come punta corre, si danna, le da e le prende, alza il baricentro della squadra, sbaglia alcuni palloni, ma ne fornisce di deliziosi.

Tre punti d’oro e la sensazione che si possa uscire dall’inferno, ma per me, che sono passato dal subodorare ad agognare una stagione anonima, l’obiettivo sono 43 punti e ne mancano 27 appunto, fatti quelli tutto ciò che viene è oro.

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Forza Roma e Forza EDO!!!!!

(Foto: Depositphotos)

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