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eSport: Vesta Calcio campione delle competizioni LND
Gli eSport non sono solo intrattenimento, ma una vera e propria arena dove talento, strategia e passione si incontrano.
Tra i protagonisti c’è chi riesce a distinguersi, come Giulio Froio, che ha dominato l’ultima stagione vincendo campionato, coppa e supercoppa.
Un’opportunità che gli è stata regalata dalla LND (Lega nazionale dilettanti), la quale da alcuni anni organizza in rappresentanza delle società calcistiche tornei di questo tipo.
Giulio, raccontaci qualcosa in più di te: di cosa ti occupi nella vita e soprattutto come è nata la passione per il mondo dei videogiochi?
Nella vita sono uno studente di Ingegneria Meccanica al Politecnico e ho la passione per il calcio che pratico da una vita. Da più di 10 anni ho sviluppato contestualmente anche la passione per i videogiochi. Ho iniziato su Fifa 2006 con la PlayStation 1 e di conseguenza seguivo tutto ciò che concerneva il calcio in generale fino ad arrivare all’aspetto più ludico.
Da qualche anno partecipi ai tornei virtuali organizzati dalla LND, e lo scorso anno hai anche vinto la eSerieD e la eCup in rappresentanza della tua squadra che è il Vesta Calcio: qual è stata la chiave del successo?
Parto col dire che questi sono tornei organizzati a seguito del periodo del Covid, così da creare un modo alternativo per far continuare i campionati che avevano subito lo stop. Su questo piano possiamo dire che adesso è una Lega a tutti gli effetti riconosciuta. Il format prevedeva sia il campionato virtuale (eSerieD, ndr) sia la coppa ovvero la eCup.
Noi abbiamo partecipato in rappresentanza del Vesta Calcio che milita in prima categoria romana e abbiamo potuto competere sia in campionato che in coppa. L’obiettivo era chiaro fin da subito: vincere tutto con la squadra migliore. Pertanto, creando una squadra del genere è normale che siamo riusciti a centrare in pieno l’obiettivo. Due settimane fa inoltre abbiamo ottenuto anche la Supercoppa.
Ultimamente abbiamo infine partecipato alla Milano Games Week, che è una manifestazione molto completa e per la nostra community è sinonimo di un grande traguardo. Perché giocare in presenza piuttosto che dietro un computer è un qualcosa di diverso.
C’è stato un momento, un po’ come nel calcio reale, in cui hai preso consapevolezza del fatto che potevi vincere?
Beh guarda, come dicevo prima, l’obiettivo era sempre stato quello di trionfare. Quindi essendo così chiaro, vai a prendere i gamer più forti in Italia e di conseguenza non c’è mai stato il momento in cui ho temuto di non poter vincere.
Poi è chiaro che possono capitare quei 5 minuti in cui l’avversario magari pareggia e prendi coscienza del fatto di aver calato l’attenzione. Però la consapevolezza di vincere non è mai mancata.
Ora l’asticella possiamo dire che si è alzata, quali sono gli obiettivi futuri?
L’obiettivo anche per la stagione che è iniziata è sempre quello di riconfermarci su ogni fronte. Ovviamente il livello della competizione si è un po’ alzato perché sono realtà in crescita quindi anche a livello mediatico l’attenzione in merito si è fatta maggiore. Ci sono più squadre, nuovi player, nuove società che si iscrivono ai campionati.
Ad ogni modo se si ha la squadra più forte in Italia non dico che non ci siano rivali ma quantomeno l’obiettivo deve rimanere per forza quello di vincere perché altrimenti non avrebbe nemmeno senso avere una squadra di questo livello.
Parlando invece di Serie A tu sei un tifoso milanista perciò ti chiedo come valuti questi primi quattro mesi di Fonseca?
Bella domanda. Diciamo che è difficile dare un giudizio perché ci sono giocatori che per me a prescindere dall’allenatore dovrebbero dare il 100% ogni partita e invece a volte, al netto dell’incisività del mister, non lo sono. Ad esempio Leao. Ora si sta riprendendo ma lui è un fuoriclasse, anche se non lo ha capito.
L’altro giorno sono andato a vedere la Coppa Italia contro il Sassuolo, che, per quanto sia una squadra di Serie B, è stata comunque una partita in cui ho visto ottime risposte. Chiudere la partita dopo 20 minuti è un buon segnale.
Poi se devo valutare i quattro mesi ti dico che sicuramente si poteva fare di meglio, così come si poteva prendere di meglio come allenatore. Ad ogni modo sono scelte della società. Da tifoso la passione rimane invariata.
In Champions invece il Milan, complice un calendario all’inizio difficile, è partito con un handicap, ma la vittoria contro il Real ne ha rilanciato le ambizioni. Pensi che nelle prossime 3 giornate il Milan possa qualificarsi anche senza passare dal playoff?
Beh al Milan toccherà incontrare Girona, Stella Rossa e Dinamo Zagabria perciò in teoria si possono portare a casa tutte e tre. Vedendo anche l’anno scorso contro i croati avevamo fatto bene. Bisogna vedere anche se i giocatori danno un’ottima risposta perché se si vuole passare i punti vanno fatti.
Dipenderà dai giocatori fondamentali, tipo Leao o Morata, che dovranno fare la differenza. Vediamo, perché sai la Champions è un grosso punto interrogativo.
(Foto: eSport-LND)