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PREPARTITA JUVENTUS: Allo Stadium arriva Guardiola

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Juventus Weah Vlahovic
Tempo di lettura: 3 minuti

C’è stato un tempo in cui Josep Guardiola si sarebbe potuto sedere sulla panchina della Juventus. Almeno secondo alcuni voci di mercato. Era il 2019 e Allegri diceva addio alla Signora per la prima volta.
In molti si domandavano chi potesse essere il sostituto e il nome dello spagnolo iniziava ad aleggiare. Alla fine non se ne fece niente e l’ex Barcellona non è mai più stato accostato alla città di Torino, ma anzi è rimasto saldo a Manchester e ha vinto tutto il possibile con i Citizens.
Stasera però, almeno per una notte, siederà su una panchina dello Stadium. Quella della squadra ospite. Lo farà con il suo City che in tanti iniziano a dare per finito visto lo stato di forma. Tuttavia con i campioni, si sa, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Pochi mesi fa nessuno avrebbe mai creduto che la Juventus si sarebbe ritrovata ad affrontare un Manchester City quarto in Premier League a -8 dalla vetta e diciassettesimo nel girone unico di Champions League. E invece è proprio così. La squadra di Guardiola è come un paziente molto malato che però potrebbe trovare la medicina per la guarigione da un momento all’altro.

Un monito lanciato anche da Thiago Motta in conferenza. “Al di là del momento il City rimane una grande squadra di valore. Ammiro ciò che hanno fatto negli ultimi anni in cui hanno vinto tutto“. Tradotto: massima attenzione.

Sparta piange ma Atene non ride

Se è vero che il Manchester City è lo specchio di come anche i campioni possano andare in difficoltà, è altrettanto vero che la Juventus è l’emblema di come una squadra storica possa vivere un momento di transizione.

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In campionato i bianconeri galleggiano al sesto posto in classifica con 9 pareggi in 15 giornate, mentre in Champions hanno alternato prestazioni straordinarie, come a Lipsia, a partite negative come quella contro lo Stoccarda che ha portato all’unica sconfitta stagionale.

Gli inglesi invece si trovano a dover battagliare sia in campo che fuori. Notizia di pochi giorni fa è infatti la chiusura del dossier per le presunte 115 violazioni finanziarie. I rischi vanno da una salatissima multa alla possibile retrocessione in Championship. Sentenza a cui potrebbe aggiungersi il possibile blocco del mercato. Un tema che sta sicuramente condizionando l’ambiente.

Sul terreno di gioco invece i risultati latitano. Solo una vittoria (in casa contro il Nottingham Forest) nelle ultime nove gare, con i reparti che appaiono slegati e una difesa eccessivamente vulnerabile. Sono 21 infatti i gol subiti negli ultimi nove incontri. Ecco dunque che gli eventuali 3 punti in casa della Juventus potrebbero rappresentare un punto di ripartenza, unitamente al recupero di alcuni infortunati.

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Anche stasera infatti gli inglesi avranno una rosa ridotta all’osso, composta da soli 12 giocatori di movimento più alcuni giovani aggregati alla prima squadra. Ma contro Guardiola fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

Juventus-Manchester City è la classica partita di cartello che può fare svoltare la stagione di una delle due squadre. Con una vittoria Motta non solo si assicurerebbe virtualmente l’accesso al playoff, ma potrebbe anche iniettare fiducia e benzina nelle gambe di una squadra che di consapevolezze deve ancora raggiungerne. Guardiola, invece, potrebbe trovare il vaccino per rafforzare le difese immunitarie dei suoi.

Si svuota l’infermeria per la Juve

Sul fronte infortunati invece dalle parti della Continassa possono finalmente sorridere. Nell’ultimo allenamento si sono rivisti Douglas Luiz (fermo da più di un mese) e Weston Mckennie, che si era fermato per un problema di lieve entità costringendolo a saltare le ultime partite. Due recuperi fondamentali soprattutto per dare a Motta la possibilità di cambiare qualcosa a partita in corso.

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Gioca chi merita. E’ chiaro che se qualcuno è fermo da tanto ha bisogno di un po’ di tempo – ha detto l’ex allenatore del Bologna – ma dipende anche da lui“. Un chiaro segnale soprattutto nei confronti del brasiliano che dovrà accelerare per prendersi una Juve che finora lo ha un po’ respinto.

Sarà della partita infine anche Cambiaso, uscito zoppicante nel match contro il Bologna per una distrazione alla caviglia sinistra. L’esterno italiano ha svolto l’ultimo allenamento con il gruppo e potrebbe anche partire titolare nella super sfida di questa sera. Una pedina fondamentale nello scacchiere bianconero vista la sua capacità di giocare a tutto campo.

I precedenti

La storia tutto sommato recente ad alti livelli del Manchester City non ha fatto sì che ci fossero tanti precedenti fra le due squadre. L’ultimo confronto diretto risale infatti alla fase a gironi della stagione 2015-16 quando i bianconeri si imposero per 1-0 allo Stadium con gol di Mandzukic. Annata nella quale la Vecchia Signora si impose anche all’Etihad per 2-1.

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In generale i due club si sono affrontati sei volte, con un bilancio favorevole alla Juventus. Tre vittorie, due pareggi e una sconfitta (nel 1976 in Coppa Uefa). Una tradizione dunque nel complesso positiva per Madama, che domani proverà a mantenere questo trend e a compiere un passo in avanti per l’accesso nei 24 posti utili per passare la League Phase.

(Foto:DepositPhotos)

 

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