Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Ancora 27
Sempre quelli i punti che mancano alla Roma per il proprio obiettivo.
In quel ramo del lago di Como
I giallorossi affondano, evidenziando i fantasmi che solo dei pazzi credevano di aver scacciato.
Eppure la partita era cominciata bene, nonostante inedita formazione un pò per sfortuna un pò per scelta tecnica.
Roma arrembante, veloce nel fraseggio e capace di pressare due contro uno, rendendo bollente il pallone ai lagunari di Fabregas e senza disunirsi.
Angelino e Saud indemoniati buttano centinaia di paloni in mezzo, purtroppo senza una punta l’area è vuota e il pantagruelico lavoro si traduce in un paio di volèe insidiose, ma che si potevano gestire meglio.
Nel secondo tempo, complice anche la coppa, la Roma non rientra dagli spogliatoi. Quello che i giallorossi avevano espresso viene raccolto in eredità dal Como che, diversamente, produce serie situazioni facendo il tiro al piccione al povero Svilar.
Quando ormai sembrava scorrere tutto verso uno 0 a 0 insperato, nel recupero Gabrielloni e un funambolico Paz rendono ridondante l’umiliazione capitolina.
Ranieri rischia grosso e sbaglia molto
soprattutto a riaffidare l’attacco a un impalpabile Dybala, alla terza partita, senza riempire l’area nonostante la buona vena degli esterni.
Senza Hummels la difesa torna un colabrodo, quando il dinamico centrocampo rallenta: Konè e LeFèe offrono ottima prova nel primo tempo, per poi spegnersi, Pellegrini e Pisilli subentrano ma solo sui tabellini, perchè non se ne accorge nessuno.
Aspettare Soulè non è un problema ma se non capisce che il “re dei dribbling” va messo in un cassetto fino a data da definirsi, non può restare in campo, si hanno altri problemi.
Il malato si sta curando
e a quelle cure reagisce, innegabile. Lo dimostrano le ultime partite e il primo tempo dove la Roma fa più o meno quello che deve fare, magari in maniera fumosa ancora, ma corretta per tecnica e atteggiamento.
Pensare però che in dieci giorni il malato sia guarito è un errore che chi vuol bene alla Roma non deve fare, men che meno i giocatori. La Roma torna a due punti dalla zona retrocessione ed è il dato da guardare. Pensare che si giochi per altro è da medici pietosi o da ciechi.
Ranieri rimane la chiave per questo obiettivo, ma il pallone in rete lo devono buttare i giocatori.
(Foto: Depositphotos)