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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – Gli azzurri contro l’Inter per misurare il proprio valore

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Archiviata la pratica europea e conosciuto il nome della prossima avversaria per i sedicesimi, il Napoli, da qui alla ripresa, dovrà esclusivamente concentrarsi sul campionato. Gattuso e i suoi ragazzi, nonostante l’andamento positivo e la posizione di classifica di tutto rispetto, continuano ad attirare critiche.

Le attenuanti per la mancanza di bel gioco, unico neo degli azzurri, sono tante, ma se la classifica consegna al campionato una squadra al secondo posto e la miglior difesa del torneo, forse bisognerebbe solo fornire sostegno e lasciare che si lavori in serenità.

Le statistiche

Gli azzurri, in caso di risultato positivo, hanno addirittura la possibilità di accasarsi al secondo posto. La sfida di questa sera alle 20.45 rappresenta infatti una ghiotta opportunità.

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Il Napoli arriva a San Siro per la sfida all’Inter, unica italiana ad essere stata esclusa dalle coppe europee, con l’intento di invertire la tendenza contro le squadre al vertice. Tra le due compagini andrà in scena la sfida numero centoquarantanove in Serie A, la settantacinquesima in casa dei nerazzurri. Il bilancio dei risultati è ad assoluto favore dei padroni di casa, che si sono aggiudicati ben quarantotto sfide. Gli azzurri, in diciassette occasioni, hanno portato via un punto e solo nove volte sono riusciti a fare bottino pieno.

Il risultato più lontano nel tempo è proprio il segno 2, quello del 30 aprile 2017, nella gara che i partenopei si aggiudicarono 1-0 grazie ad una rete di Callejon sul finire del primo tempo. Negli anni successivi l’11 marzo 2018 ed il 28 luglio 2020 si sono registrati l’ultimo pareggio a reti bianche e l’ultimo successo interista per 2-0.

Il direttore di gara

La delicata sfida del Meazza è stata affidata al fischietto dell’arbitro Massa di Imperia. Il trentanovenne ligure, veterano in Serie A con nove anni di militanza, sarà assistito da  Forneau nel ruolo di quarto uomo e dalla coppia Calvarese-Del Giovane al VAR.

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Massa in carriera ha incontrato il Napoli in diciotto occasioni, gare in cui i partenopei hanno collezionato tredici vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

L’undici interista

Per la gara valida per la dodicesima di campionato, Conte, reduce dalla sofferta vittoria in Sardegna, si affiderà al classico 3-5-2 davanti ad Handanovic saldo tra i pali. La difesa, forte e collaudata, sarà composta da Skriniar, De Vrij e Bastoni. Sugli esterni dovrebbero agire Darmian e Young, mentre in mediana Barella, Brozovic e Gagliardini favorito su Eriksen. In attacco Sanchez, infortunatosi contro il Cagliari, non dovrebbe essere della partita, per cui spazio alla coppia Lukaku-Lautaro.

La probabile formazione azzurra

Gattuso, alla continua ricerca del modulo migliore più che degli uomini, affronterà la delicata sfida con la rosa disponibile, Osimhen a parte che è ancora alla prese con la rieducazione alla spalla destra.

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Il modulo, che ormai si è capito essere camaleontico grazie all’eccellente recupero di Zielinski, dovrebbe modificarsi all’occorrenza da 4-3-3 a 4-2-3-1. Tra i pali, dopo la non bellissima prestazione contro la Sampdoria, Meret dovrebbe lasciare nuovamente spazio ad Ospina.

In difesa non dovrebbero esserci grosse novità. Di Lorenzo presidierà l’out destro e Mario Rui ritornerà al suo posto a sinistra. La coppia di centrali Koulibaly-Manolas, manco a dirlo, sarà al proprio posto.

In mediana Bakayoko è dato per rientrante dal primo minuto e con lui Zielinski nel doppio ruolo di mediano e trequartista. Per la terza maglia c’è indecisione. Fabian Ruiz domenica ha deluso nuovamente le aspettative, a differenza di Demme che si candida seriamente per una maglia.

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In attacco i giochi sembrano fatti, quindi spazio a Insigne, Mertens e Lozano che, con la sua brillantezza e velocità, ha piegato la Samp.

La gara è di quelle delle grandi attese. Il Napoli, senza dubbio, con un risultato positivo darebbe un segnale forte e smonterebbe le teorie dei detrattori. La certezza è una: Gattuso e i suoi ci proveranno in tutti i modi perché quello che non si può negare a questo gruppo è l’impegno e la dedizione alla causa azzurra.

 

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