Angolo del tifoso
ANGOLO NAPOLI – Napule é… ritorni fiammanti
Trattandosi dell’ultima partita di un pessimo mese di febbraio, non può ancora parlarsi di rondini e belle stagioni abbandonandosi al noto adagio che recita come non basti un volatile, pur bello e regale, a far primavera.
Certo è, però, che i novanta minuti in campo con buona presenza in difesa e assidua proposizione offensiva di Faouzi Ghoulam, il rientro con gol per Dries Mertens e l’interessante prestazione a centrocampo di Fabian Ruiz rappresentano senza dubbio segnali che scaldano il cuore.
Se non vi fosse stata la sciocca espulsione di Koulibaly, che pure con Rrhamani fino a quel momento non aveva demeritato, Napoli-Benevento sarebbe infatti andata in archivio con un risultato essenziale, pulito e meritato e senza alcuna nota stonata.
“L’unica cosa certa era che lui era tornato e che lei avrebbe voluto non se ne andasse più” ha scritto Paolo Giordano ne “La solitudine dei numeri primi”.
Mai citazione fu più gradita e pertinente pensando alla prestazione del terzino sinistro algerino, che già nei recenti scampoli di partita aveva fatto vedere evidenti segnali di ripresa.
Davvero troppo ha patito la squadra azzurra da quando ha perso vivacità quella catena di sinistra che, negli ultimi anni, con Ghoulam ed Insigne ha mietuto vittime in ogni dove costruendo decine e decine di occasioni da gol e azioni da copertina.
“Per conoscere la strada che si ha di fronte, bisogna chiedere a chi è sulla via del ritorno” recita un proverbio cinese. In questo caso non è possibile, ragion per cui il percorso obbligato è vivere ogni tappa per come si presenta e la si prova ad affrontare.
Il Napoli di Gattuso ha perso l’occasione di andare fino in fondo in Coppa Italia e, di recente, anche in Europa League.
Mancano quindici partite (recupero compreso), con quarantacinque punti in palio, per capire che campionato sarà stato e tirare le somme d’una stagione che, inevitabilmente, aprirà ad un’estate carica di significati per il presente e l’immediato futuro della società.
Intanto non fa male riscoprire talune certezze che da troppo tempo non sembravano esserlo più.
Se infatti per Norberto Bobbio, “il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi”, in un campo da calcio bisogna più che mai raccogliere certezze ed affidarsi ad esse. Napoli – Benevento, in definitiva, è una vittoria meritata, conquistata con un tocco d’esterno del centravanti che tanto è mancato e con un volume ed un’intensità offensiva che hanno consentito di soffrire pochissimo in difesa. Al di là del poco valore dell’avversario, dunque, la quinta giornata del girone di ritorno viene superata rosicchiando due punti alla Juventus e tre alle due romane, rispettivamente – le ultime – raggiunte (la Lazio) o avvicinate (la Roma a -1), nonostante una partita in meno.
Tre punti importanti, dunque, ottenuti senza subire gol.
Nulla di esaltante, ma almeno qualcosa per risollevare un po’ gli umori duramente provati dopo le amare sconfitte con Atalanta e Granada.