Approfondimenti
DIVERSO PARARE – La difesa dei numeri
Il Napoli di Gattuso, se ne è parlato in questa stessa rubrica, ha risentito pesantemente delle assenze di Mertens ed Osimhen, assenze concentratesi in una determinata parte della stagione. Un’analisi dei numeri relativi alla difesa può offrire anch’essa spunti significativi di riflessione. In particolare, è vero che il Napoli soffre molto in fase passiva, come sostengono tanti suoi tifosi? Ci sono forse state, anche nel reparto arretrato, assenze che possano aver condizionato – certo non da sole – la stagione? Infine, cosa potrebbe significare, numeri alla mano, la cessione di Koulibaly, della quale tanto si parla?
I numeri a difesa
Quella della squadra di Gattuso è la terza miglior difesa del campionato. 37 sono le volte in cui Ospina o Meret hanno raccolto il pallone nella propria rete, 6 in più rispetto ai loro colleghi di Inter e Juventus. La media dei goal incassati a partita dal Napoli è di 1.1, mentre per la capolista e per i bianconeri il valore scende a 0.9. Può essere interessante osservare come la difesa del Napoli stia facendo lievemente meglio, in termini numerici, rispetto – per esempio – al tanto elogiato sistema difensivo atalantino (39 reti incassate, media 1.2), come anche nei confronti del Milan a lungo capolista (38 goal subiti). In più, dopo Atalanta, Roma e Inter il Napoli è la quarta squadra che subisce meno tiri di media a partita, 10.3. In Italia, questo dicono i numeri, la squadra di Gattuso è tra le meno permeabili e meno attaccate, il che forse autorizza a parlare di un sistema difensivo che, nel complesso, sta funzionando.
Presenze e assenze
Al centro della difesa del Napoli, almeno in quella che è la formazione tipo, ci sono Kalidou Koulibaly e Kostas Manolas. Una lettura dei numeri relativi alle presenze in campionato del senegalese e del greco fa però comprendere come la coppia di centrali titolari sia non di rado venuta a mancare al mister calabrese. Koulibaly è stato in campo per 24 volte, con una titolarità che copre poco più del 70% delle partite e dei minuti giocati. Quanto a Manolas, i numeri sono ancora più deficitari in percentuale: a fronte di 25 presenze fra match interi e spezzoni, il greco è stato titolare per circa il 68% delle partite, in campo per meno del 66% dei minuti giocati. Ciò significa che per il 40% dei minuti disputati in campionato il Napoli ha dovuto fare a meno di uno dei componenti la coppia di centrali titolari, per il 31% del suo miglior difensore. Tanto per fare un esempio ed un confronto, l’Inter capolista ha schierato i suoi tre centrali titolari con i seguenti numeri: 28 presenze e l’86% dei minuti giocati per Bastoni; 28 gettoni (84% dei minuti disputati) per Skriniar; 29 presenze, 85% dei minuti giocati per De Vrij. A conferma di quanto diversa sarebbe forse stata la stagione del Napoli se anche la difesa non fosse stata falcidiata dagli infortuni, basti il seguente dato. Nelle 16 partite in cui Gattuso ha potuto schierare la coppia di centrali titolari, il Napoli ha subito 12 reti: una media di 0.7 a partita, con ben 8 clean sheet, pari al 53%. Senza la coppia greco-senegalese, i numeri peggiorano in maniera più che evidente: 25 reti subite, per una media di 1.56 goal a partita, con sole 4 sfide senza reti al passivo (il 25%).
Viva viva ‘o Senegal!
Il dato sui clean sheet è ancora più interessante se lo si valuta in relazione a Koulibaly: delle 12 partite che il Napoli ha chiuso a rete inviolata, ben 11 hanno visto in campo il campione senegalese. Campione senegalese che, sia detto per inciso, era assente in occasione delle tre sfide simbolo dei rimpianti del tifo azzurro, nonché partite stura per la furia cieca degli anti-Gattuso. Il riferimento va a Napoli-Torino, Napoli-Spezia e Genoa-Napoli: un solo punto portato a casa, 5 goal subiti, media di quasi due per match, in un periodo in cui la squadra era stata messa in ginocchio dalle assenze di Mertens ed Osimhen. Non si vuole certo sostenere che con Koulibaly sempre in campo il Napoli avrebbe dominato la serie A. Nessuno dimentica che il senegalese era, ad esempio, in marcatura su Ibra e alle spalle di Maksimovic quando rispettivamente Milan e Lazio hanno infilato il Napoli con due azioni fra loro simili. Numeri alla mano sembra però lecito domandarsi se anche a proposito della difesa le assenze, concentratesi in un dato momento, non siano costate a Gattuso ed ai suoi ragazzi quei cinque o sei punti con i quali la stagione avrebbe avuto tutto un altro senso, tutto un altro sapore. E, sempre numeri alla mano, sembra lecito domandarsi quanto possa costare al Napoli, in termini tecnici, una cessione del calciatore senegalese, cessione divenuta ormai, secondo i più, indifferibile per ragioni di bilancio.
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