Calciomercato
Il Napoli torna all’antico, la linea giovane e i nuovi Hamsik
Il Napoli di Luciano Spalletti è un Napoli che torna all’antico, almeno in termini di strategie di mercato. Quel che ha fatto del club di De Laurentiis una delle società più apprezzate nella virtuosa gestione finanziaria è sempre stata la capacità di individuare calciatori giovani, non ancora saliti alla ribalta, lanciati in maglia azzurra e in grado di affermarsi e di diventare calciatori di caratura europea.
L’era De Laurentiis ha sfoggiato gioielli, arrivati a Napoli con la carta di identità ancora immacolata, per poi diventare autentici campioni: Hamsik, Lavezzi, Cavani, Ghoulam, Jorginho, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Zielinski, sono tanti i calciatori presi quando ancora non avevano i galloni dei grandi calciatori e poi cresciuti in maglia azzurra.
Una gestione tecnica che è sempre andata di pari passo con il bilancio, una strategia diventata un marchio di fabbrica per il Napoli, poi però abbandonata di colpo.
DOPO L’ILLUSIONE SI TORNA ALL’ANTICO – Dopo gli ultimi anni della grande illusione, soprattutto nel dopo Sarri, rincorrendo un sogno chiamato tricolore, il Napoli pare aver deciso di tornare all’antico. Molti sono stati i “no” in questi ultimi anni ai club che hanno bussato alla porta di De Laurentiis, per portagli via i Koulibaly, i Mertens o gli Hamsik. Il club azzurro ha appreso e mandato a memoria, non serve dire no e conservare calciatori che, giunti all’apice del loro percorso in maglia azzurra, devono essere ceduti, con plusvalenze importanti, per poi reinvestire quel denaro su nuovi prospetti da far crescere. La chimera dello scudetto ha oscurato questa consuetudine, diventata negli anni una strategia ben precisa, il che ha portato a non lusinghieri risultati in campo e ad un progressivo innalzamento del tetto ingaggi.
Finché il Napoli aveva operato in questo modo, conti alla mano, tutto è andato per il meglio, in campo e fuori. Quando ha pensato di variare il tema, di conservare i propri gioielli, di investire su nomi importanti, le cose non sono andate alla stessa maniera. Ora il club si trova a dover alleggerire il budget per gli ingaggi, complice anche una Champions sfuggita per il secondo anno di seguito. E quale occasione migliore per rispolverare le vecchie abitudini?
LA NUOVA LINEA GIOVANE – Così se parte Bakayoko, si punta Toma Basic, ventiquattrenne croato del Bordeaux, non ancora salito alle luci della ribalta: un giovanottone di 1,90 con doti comprovate da sgrezzare e plasmare per farlo diventare calciatore importante. Lo stesso dicasi per il ruolo di terzino sinistro: piace e tanto Nuno Tavares, 21enne del Benfica, esborso non esorbitante e fari di Giuntoli puntati con grande interesse su un calciatore che ha già collezionato 25 presenze nel club lusitano. Interessa e tanto anche Zian Flemming, il centrocampista goleador del NAC Breda, 22 anni di ottime speranze, un giovane su cui poter investire e scommettere, che andrà seguito con grande attenzione. Oppure Becir Omeragic, forte e giovane centrale dello Zurigo, 19 anni di muscoli e sostanza, costo nn proibitivo (4 milioni) e tante ottime relazioni recapitate a Giuntoli.
SCOUTING ALLA RIBALTA – Il team di scouting del Napoli lavora a fari spenti, guarda partite, immagazzina dati e redige rapporti da presentare all’Area Tecnica. Il tutto sotto la supervisione di Spalletti che apprezza il lavoro e si entusiasma per l’idea di poter lavorare su calciatori giovani da plasmare e formare. Lui che, per esempio, a Roma ha scovato Emerson Palmieri, facendolo diventare terzino importante e lanciandolo sui grandi palcoscenici. I nomi di Basic, Flemming, Omeragic e Nuno Tavares potrebbero essere gli investimenti, nemmeno tanto onerosi, che il club potrebbe decidere di fare per portarsi a Castelvolturno una nuova nidiata di giovani talenti, con cui ringiovanire e innervare una rosa che ha bisogno di una iniezione di freschezza.
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