Calciomercato
Napoli: Dybala e la verità sulla trattativa
A volte il calciomercato è il miglior pretesto per mettere su dei rumors davvero sensazionali, di quelli che fanno sognare i tifosi, al di là di ogni aspetto realistico. Ma, si sa, un conto è avere a che fare con i sogni e un altro con la realtà dei fatti, seppur quest’ultima faccia storcere un po’ il naso a molti.
Sembra essere proprio questa la cornice che condisce i chiacchiericci sul futuro di Paulo Dybala e un presunto accostamento al Napoli. Più che accostamento, un ‘pour parler‘ che si genera nell’ambiente quando una notizia di enorme risalto mediatico – quale è l’addio alla Juventus dell’argentino – genera, di riflesso, un vocìo incontrollabile.
E soprattutto in una piazza come quella napoletana, il vocìo diventa presto tentazione. E la tentazione, a sua volta, acuisce anche la fantasia di poter quantomeno immaginare che il simbolo della tua eterna rivale possa fare il grande sgarbo.
Ma cosa c’è dietro di concreto alla voce di Dybala-Napoli? Quale potrebbe essere il suo impatto? Gli azzurri potrebbero permettersi un affare del genere? Tutte domande che hanno, grossomodo, una risposta automatica e scontata, ma vale la pena approfondire la questione.
COSA C’È DI VERO?
Partiamo dall’antefatto che, a oggi, rappresenta il punto di partenza e l’unica certezza della lunga telenovela che vedrà protagonista Dybala nelle prossime settimane.
La Juventus ha annunciato tramite le parole di Maurizio Arrivabene il mancato rinnovo e il conseguente addio a parametro zero della Joya. Alla base una mancata risposta congrua al prezzo di mercato – in termini di ingaggio – del giocatore stesso e una volontà di puntare su tutt’altra filosofia.
Un rischio, seppur calcolato – ammesso e concesso che una partenza di un calciatore del genere possa essere ritenuta tale – che i bianconeri si sono presi, pur tenendo atto delle ingenti difficoltà finanziarie in cui versa. Ma il sacrificio tecnico-tattico resta sotto gli occhi di tutti ed è innegabile.
Ragion per cui chi prenderà il numero 10 bianconero a parametro zero, farà un affare a dir poco clamoroso. Servirà, in ogni caso, comunque uno sforzo economico di non poco conto, considerando che il calciatore chiede una cifra attorno ai dieci (!) milioni di euro (ne sarebbero quasi venti annui, al lordo), senza nemmeno considerare la cospicua commissione che percepirà il buon Jorge Antun.
Cifre sostenibili da una società come il Napoli? Conti alla mano, ai limiti dell’impossibile. Tra pandemia e mancati introiti Champions, gli azzurri hanno drasticamente ridotta la propria capacità di spesa, al netto della disponibilità di un fondo paracadute che resterà tale. Fattore che ha spinto il presidente Aurelio De Laurentiis a optare per un taglio al monte ingaggio, salutando dunque calciatori come Insigne, Manolas e prossimamente anche Ghoulam, Malcuit e, forse, anche Ospina, Mertens e Fabian.
Un ritorno all’antico – si parla di un tetto massimo tra i due e i tre milioni di euro annui – che rende in salita, per usare un eufemismo, il presunto affare tra le parti.
MA CHE IMPATTO AVREBBE L’ARGENTINO?
Giusto per non farsi mancare e per non chiudere la porta anche a ciò che sembra impronosticabile, è lecito anche chiedersi quale sarebbe l’impatto del calciatore nella realtà partenopea.
Un degno scenario di fantamercato in piena regola che, però, risalta ancor di più quelle che sono le caratteristiche di Dybala. Il calciatore infatti può coprire grossomodo ogni ruolo dell’attacco, permettendo una disparata scelta tra moduli e schemi di gioco.
L’argentino può infatti inserirsi benissimo dietro la punta in un 4-2-3-1 (modulo base del Napoli di Luciano Spalletti), così come può essere incasellato sulla fascia, ruolo in cui gli azzurri cercheranno nei prossimi mesi l’erede di Lorenzo Insigne.
Inoltre, una realtà come quella napoletana – e tutte le affini presenti tra Italia ed estero – potrebbe garantirgli un ruolo da protagonista che nelle ultime due stagioni non è stato proprio il suo punto di forza nella sua dimensione alla Juventus. Certo, parliamo sempre del numero 10 e di un calciatore simbolo dell’ultimo decennio ma i numerosi problemi fisici, uniti anche a un ‘mal di contratto’, lo hanno messo nel guado tra il primo e il secondo piano.
Anche nella stessa Inter – squadra che in Italia è in prima fila per accaparrarselo – potrebbe essere oscurato dal suo compagno di Nazionale Lautaro Martinez, che di anni ne ha quattro in meno e che è già un punto fermo da anni. Ma questo, eventualmente fosse, sarebbe un problema che Simone Inzaghi – o chi per lui sarà in futuro – gestirebbe ben volentieri.
ALLA FINE DELLA FIERA…
In sintesi, appare dunque improbabile che il Napoli possa sobbarcarsi un investimento del genere, al di là di quelle che possono essere le varie suggestioni.
Molti, tra ex calciatori e opinionisti, si sono espressi a tal proposito. “Dybala farebbe più comodo al Napoli che all’Inter”, ha dichiarato Alessio Tacchinardi. “Se fossi nel Napoli, farei un sacrificio e prenderei Dybala”, gli ha fatto eco Ciccio Graziani. E c’è pure chi si è spinto oltre, parlando di contatti tra la dirigenza azzurra e l’entourage del calciatore.
La verità, come sempre, la diranno i fatti, malgrado gli indizi che si ha oggi tra le mani lasciano una sensazione netta. Gli azzurri cercano sì un calciatore in attacco, ma sicuramente nella consapevolezza che il target è spostato – per mere ragioni economiche – più verso il basso.
Nelle ultime settimane abbiamo parlato della trattativa con il Sassuolo per Berardi, ma sono già tantissimi i nomi accostati al Napoli. Tutti aventi un minimo comun denominatore: ingaggio nel nuovo limite imposto e, magari, una potenziale fruibilità, in futuro, per quanto concerne il ritorno economico.
Sullo sfondo, il sogno Dybala che, per ragioni ben spiegate, rischia di restare tale. Ma anche quelli fanno parte del mercato e anche quelli, seppur sporadicamente, possono diventare realtà. Sarà questo il caso? Ai posteri l’ardua sentenza…
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