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La carica degli 11.000 spinge il Benevento: è ancora Lapadula il match-winner, ai giallorossi il primo round contro il Pisa

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BENEVENTO-PISA 1-0

Ancora una vittoria di misura per 1-0. Ancora, per la seconda volta in 5 giorni, Gianluca Lapadula il match-winner decisivo, questa volta su un’imprecisione difensiva degli avversari. Una benedizione e una manna dal cielo per la squadra di Caserta. Così come l’ondata giallorossa di tifo che oggi ne contava quasi 11.000 e tutti scatenati. L’importanza del momento è stata sentita dal popolo giallorosso, meno presente quest’anno durante Coraggiosa, spregiudicata, cinica. Entrano nel vivo i playoff per la promozione in serie A, e la gara d’andata della semifinale tra Benevento e Pisa è stata tutto questo. Dopo il passaggio del turno preliminare ad Ascoli, il Benevento tornava al “Vigorito”, dopo le ultime prestazioni deludenti, ad affrontare quella squadra di D’Angelo che ad aprile era stata bersagliata ben 5 volte. I playoff chiaramente sono decisamente un capitolo a parte. Recuperato il capitano Gaetano Letizia, uscito malconcio dalla sfida di Ascoli, il quartetto difensivo veniva completato dalle certezze di Glik, Barba e Masciangelo. Senza Caracciolo, Marsura e Hermannsson, ancora infortunati, D’angelo puntava su De Vitis e Tourè come baluardi e sull’ex Puscas là davanti, aspettando di far entrare a partita in corso l’imponente faro Torregrossa. Lucca e Sibilli inamovibili a provare a dare fastidio.

LA CRONACA. E la “prima” tra le due non delude fin dalle fasi iniziali. Il pressing alto di un Pisa a viso aperto, già dopo 3 minuti, faceva presentare Birindelli libero di mettere un pallone pericoloso in mezzo, smanacciato da Paleari, subito in versione pompiere. La squadra di Caserta non ci sta e al ritmo subito imposto dagli ospiti risponde al 6’ sull’asse Masciangelo-Acampora: il mancino potente di Calò finisce di poco alto sopra la traversa. Al 21’ D’Angelo decide evidentemente di far rifiatare i suoi, per tentare nuovamente la versione aggressiva nel corso del match (cosa che avviene). E così, al 21’ calati i bollenti spiriti, il Pisa lascia spazio ad un assetto tattico meno alto. E’ terreno ancora più fertile per il Benevento, che proprio sui ritmi più bassi del Pisa, trova la seconda occasione della serata. Il solito pitbull Acampora resiste al pressing e ad una leggera spinta di Birindelli per poi tirare improvvisamente con deviazione dello stesso difensore. Nicolas fa il miracolo. Dal corner ancora la Strega prova a fare la magia con Glik. Ma il tiro a giro non trova la porta. Reazione immediata del Pisa, al 24’, con una ripartenza che però Marin non sfrutta benissimo, poiché il suo assist viene anticipato sul nascere da un puntuale Barba.

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Squadra di Caserta che lotta e punta a cercare gli spazi in profondità per aprire la difesa pisana. Al 35’ bella combinazione tra Acampora e Improta: tiraccio da dimenticare per l’attaccante giallorosso. Nei due minuti di recupero il Benevento resta là davanti alla ricerca di un cunicolo in cui infilarsi, provocando batticuore accelerato ai pisani tra batti e ribatti. Ma l’unico pericolo reale è da un calcio piazzato dalla lunetta di Acampora, deviato in angolo dalla barriera. Coraggio e spregiudicatezza offensiva, quella dei giorni migliori per il Benevento. Pisa che, scientificamente, sa quando deve accelerare e quando deve frenare, segno che fisicamente e mentalmente la tenuta dei toscani c’è, sono presenti al presente, con consapevolezza di quello che fanno e dei loro mezzi.

PISA ORDINATO, BENEVENTO DI RAPINA. Ripresa che non si ripresenta uguale. Il Benevento fatica, il Pisa mantiene. Anzi. Minuto 49’, accade di tutto in area giallorossa. Spettacolare e inaspettata tocco sotto di Beruatto a smarcare Puscas, che non dimostra la necessaria freddezza per battere a rete. Dalla palla vagante sulla destra, poi, nulla da registrare, con il Benevento che recupera palla. Da una disattenzione di Barba al 57’, Sibilli intercetta palla ma conclude centrale e debole, senza impensierire Paleari. Al 72’ D’angelo prova la doppia mossa del cavallo per agitare le acque, inserendo il centravanti Torregrossa e l’ala sinistra Mastinu. E in effetti alla prima palla che tocca il forte centravanti costringe il centrale Glik in posizione molto avanzata al primo fallo e alla relativa ammonizione. Poi nulla più fino al gol del Benevento, a 6 minuti dalla fine. Momento della partita abbastanza statico, come dicevamo, stazionario. Ma questa sera al Vigorito c’era una sveglia in più, quella della carica degli 11.000 tifosi giallorossi. Il Benevento colpisce cinicamente e con un pizzico di fortuna dalla sua, questa volta. Una deviazione fortuita di testa di Beruatto, su cross allestito da Masciangelo, consente a Lapadula di trovarsi tutto solo con Nicolas. Facilissima la rete del bomber peruviano che fredda sotto le gambe l’estremo difensore e regala il primo round alla squadra di Caserta. Al triplice fischio finale non può non essere evidenziato come l’assetto difensivo del Pisa abbia, in verità, mantenuto gli equilibri inalterati fino alla fine, pur contro un tridente che è stato parte di una contraerea offensiva che ha consentito al Benevento di essere il miglior attacco del torneo. L’attenzione alta, mai venuta meno da parte degli uomini di D’Angelo, nulla ha potuto contro 3 secondi davvero imprevedibili.

Il Benevento torna alla vittoria in casa, dove non vinceva dal 10 aprile contro un Vicenza ostico che già stava risalendo la china verso i playout.  Il Pisa, arrivato terzo e davanti al Benevento di 4 punti, non giocava dall’ultima giornata di campionato del 6 maggio e nei 3 confronti al Vigorito ha pareggiato 1 volta e perso 2 (tra cui, appunto, la goleada giallorossa di 5-1 dello scorso 2 aprile, non esattamente una vita fa). Se l’aspetto mentale aveva sicuramente influito molto ultimamente, insieme agli infortuni, la voglia di pungere, di cercare il gioco, di trovare quella mossa giusta nello spazio capace di fare scacco matto in tempo è tornata. Merito anche della splendida marea di pubblico giallorossa. Merito anche di un ritrovato carattere offensivo, caratteristica spiccata delle squadre di Caserta, che è prima di tutto mentale, poi di condizione fisica. Occhio al ritorno di sabato 21 maggio però. Perchè, se è vero che ai giallorossi basterà un pari in terra toscana, è vero anche che la curva pisana ci crede. Moltissimo. E i cori continui degli oltre 650 presenti, anche mezz’ora dopo la fine delle ostilità, stanno a dimostrare che i giochi non sono ancora fatti la conquista della finale. Ondata di tifo per ondata di tifo. Tutto resta ancora possibile!

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IL TABELLINO

Benevento (4-3-3)

Paleari; Letizia, Glik, Barba, Masciangelo (89’ Foulon); Calò, Acampora (53’ Elia), Tello; Improta (71’ Ionita), Lapadula (89’ Moncini), Insigne (53’ Viviani).

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All. Caserta

Pisa (4-3-1-2)

Nicolas; Birindelli, De Vitis (54’ Berra), Leverbe, Beruatto; Marin, Tourè (90’ Siega), Nagy (72’ Torregrossa); Sibilli (72’ Mastinu); Puscas, Lucca.

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All. D’Angelo

Arbitro: Prontera di Bologna

Reti: 84’ Lapadula

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Ammoniti: Lucca (P), Glik (B), Tourè (P), Torregrossa (P)

Recupero: 2’ primo tempo; 6’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

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3’ Pisa a viso aperto e con pressing alto, fin dalle fasi iniziali con Birindelli che, libero, mette un pallone pericoloso in mezzo, smanacciato da Paleari, subito in versione pompiere.

6’ La squadra di Caserta risponde subito sull’asse Masciangelo-Acampora: il mancino potente di Calò finisce di poco alto sopra la traversa

21’ Alle folate infuocate iniziali dei toscani, i bollenti spiriti calano per lasciare spazio ad un assetto tattico meno alto. E’ terreno per il Benevento, che proprio sui ritmi più bassi del Pisa, trova la seconda occasione della serata. Il solito pit-bull Acampora resiste al pressing e ad una leggera spinta di Birindelli per poi tirare improvvisamente con deviazione dello stesso difensore. Nicolas fa il miracolo. Dal corner ancora la Strega prova a fare la magia con Glik. Ma il tiro a giro non trova la porta.

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24’ Reazione immediata del Pisa, ma la palla della ripartenza di Marin è spenta sul nascere dall’anticipo di Barba

35’ Squadra di Caserta che lotta e punta a cercare gli spazi in profondità per aprire la difesa pisana. Bella combinazione tra Acampora e Improta: tiraccio dell’attaccante giallorosso

46’ Punizione dalla lunetta di Acampora, deviata in angolo dalla barriera. Dal corner, sempre battuto dalla diga giallorossa, un paio di batti e ribatti in area provocano solo batticuore alla difesa ospite, ma nessun pericolo concreto.

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49’ Accade di tutto in area giallorossa. Spettacolare e inaspettata tocco sotto di Beruatto a smarcare Puscas, che non dimostra la necessaria freddezza per battere a rete. Dalla palla vagante sulla destra, poi, nulla da registrare, con il Benevento che recupera palla.

57’ Disattenzione di Barba, intercetta palla Sibilli che però conclude centrale e debole, senza impensierire Paleari.

84’ Momento della partita abbastanza statico. Ma il Benevento colpisce cinicamente e con un pizzico di fortuna dalla sua, questa volta. Una deviazione fortuita di testa di Beruatto, che sbaglia il rinvio, consente a Lapadula di trovarsi tutto solo con Nicolas. Facile la rete del bomber peruviano che regala il primo round alla squadra di Caserta

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